Otranto, 25/04/2004
Conclusa la seconda edizione di “Mediterre”
La seconda edizione di “Mediterre”, la Fiera dei parchi del Mediterraneo, svoltasi ad Otranto dal 22 al 25 aprile, ha fatto registrare un notevole successo in termini di partecipazione di paesi del Mediterraneo (16), di espositori (69 in 76 stand), di aree protette dell’ecoregione mediterranea (24) di aree protette italiane (50) e di pubblico.
L’iniziativa è stata organizzata dalla Regione Puglia con Federparchi e il Ministero dell’Ambiente e con la collaborazione del Comune di Otranto.
Durante i numerosi seminari internazionali si è fatto il punto sui risultati raggiunti e sulle esperienze maturate in tutto il bacino del Mediterraneo e sono state poste le basi per il raggiungimento di intese finalizzate ad una condivisione di sistemi per la conservazione della natura e per uno sviluppo sostenibile.
In questa ottica, va posto in risalto l’accordo di cooperazione ed il gemellaggio (sottoscritti nella giornata conclusiva di Mediterre) tra il Parco nazionale del Gran Sasso-Laga ed il Parco nazionale di Wadi El Rayan (Egitto). E vanno altresì sottolineate le esperienze estremamente positive maturate anche in altri paesi del Mediterraneo, come nel caso della gestione di una zona umida della Slovenia e del Parco di Butrint (Albania). In entrambi i casi, infatti, si registra un positivo coinvolgimento delle comunità locali, nell’ottica di una fruizione “intelligente” delle aree protette in cui ci sia spazio anche per dei “ritorni” per le popolazioni interessate.
Proprio di questo, tra l’altro, si è discusso nel convegno conclusivo di Mediterre, sul tema “Il coinvolgimento delle comunità locali nella gestione delle aree naturali protette” a cui hanno partecipato il Ministro dell’Ambiente Altero Matteoli, l’Assessore all’Ambiente della Regione Puglia Michele Saccomanno, il presidente di Federparchi Matteo Fusilli, il dirigente del Ministero dell’Ambiente Aldo Cosentino, il coordinatore europeo di “Parks for life” Andrei Sovinc, del rappresentante della Banca mondiale per i progetti sullo sviluppo sostenibile Daniele Calabrese, del direttore del progetto di assistenza tecnica del Parco nazionale di Butrint Stefania Petrosillo, del capo del settore della conservazione e della biodiversità del Governo di Navarra Santiago Garcia, del presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni e delle comunità dei parchi Michele Salimi e del direttore della Cooperazione multilaterale per lo sviluppo sostenibile del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione del Marocco, Ahmed Amaziane.
Il convegno ha rappresentato una naturale prosecuzione del dibattito avviato nel quinto congresso mondiale dei parchi (tenutosi a Durban, in Sudafrica, nel settembre del 2003), soprattutto in riferimento al coinvolgimento delle popolazioni locali, delle loro culture e delle economie, nell’ambito della gestione delle aree protette. In particolare, nello spirito che è proprio di “Mediterre”, è stato avviato un processo di “rete” tra le singole esperienze gestionali, in maniera tale da superare gli ostacoli che nel tempo si sono presentati nei vari paesi dell’area biogeografia del Mediterraneo.
In questo ambito, il sistema regionale pugliese per la conservazione della natura è apparso particolarmente avanzato, soprattutto per ciò che riguarda il coinvolgimento delle popolazioni locali, delle categorie produttive e delle associazioni nella istituzione delle aree regionali protette. Oggi la realtà pugliese, come riferito dall’Ufficio Parchi della Regione Puglia, è costituita da 78 siti di interesse comunitario (per un totale di 390.913), da 16 zone di protezione speciale (per un totale di 197.875), da nove aree protette già istituite e da cinque aree protette in via di costituzione.
“Vorrei sottolineare che attraverso i seminari – ha affermato l’Assessore Saccomanno – sono stati lanciati dei messaggi di grande rilevanza. Cito come esempio ciò che hanno fatto paesi come Israele, la Palestina e il Libano, i cui rappresentanti a Mediterre hanno colloquiato su temi importantissimi come quelli dell’acqua e della gestione di vaste aree naturali. Il tutto, nonostante la guerra in atto in quella regione. Si pensi che uno dei palestinesi della delegazione ci ha riferito che proprio mentre parlava a telefono con noi per concordare il suo arrivo ad Otranto gli stavano bombardando la casa. Ed invece qui siamo riusciti a stare realmente ‘insieme’, per l’uomo e per la natura”.
“Qui ad Otranto – ha dichiarato il Ministro Matteoli – si è discusso della ‘cultura’ della gestione dei parchi. Un tema che mi sta a cuore sin dal giorno in cui mi sono insediato al Ministero. I parchi, insomma, devono essere fruibili per i cittadini, creando conseguentemente una ricchezza economica per il territorio. Prendo atto che finalmente si sta operando in questo direzione anche in molti altri paesi del mondo. Quanto alla Puglia, vorrei sottolineare l’attenzione che il Governo rivolge a questa regione. A Lecce, durante la Presidenza italiana dell’Unione Europea, abbiamo portato cinquanta ministri dell’ambiente. In questi giorni è stata Otranto al centro delle attenzioni a livello internazionale grazie alla seconda edizione di Mediterre. Insomma, la Puglia conferma di essere tra le regioni più vivaci del Mezzogiorno, anche in un settore delicato come quello dell’ambiente”.
COMUNICATO STAMPA MEDITERRE
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
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