Brindisi, 29/02/2008
Il gruppo panificatori CNA incontra il presidente della CCIAA
Dopo l’elezione di gennaio del nuovo gruppo dirigente dei panificatori brindisini, costituito questa volta prevalentemente da giovani fornai, si è tenuto nei giorni scorsi, presso la C.C.I.A.A. di Brindisi un incontro con il Presidente Giovanni Brigante per chiedere a queste Ente di intraprendere nuove iniziative in difesa delle produzioni delle piccole imprese artigiane della panificazione.
L’inarrestabile dilagare della produzione e della vendita abusiva di pane, che continua ad effettuarsi ancora agli angoli delle strade, ha spinto ancora una volta i panificatori brindisini, rappresentati dal neo presidente Giancarlo Cucinelli a chiedere, questa volta per il tramite della C.C.I.A.A. un nuovo intervento, possibilmente coordinato dalla stessa Camera, di tutti gli organi di vigilanza (G. di F., NAS, Vigili Urbani, Vigili Sanitari) per reprimere questo grave fenomeno di evasione totale, da anni ritenuto da tutta la categoria, una delle principali cause della crisi che colpisce il settore.
Nel contempo, al Presidente Brigante, alla luce della collaborazione tra UNIONCAMERE e “Mister Prezzi”, l’Autorità individuata dal Ministero dello Sviluppo Economico per frenare gli aumenti dei prodotti, si è chiesto di incentivare, con un maggiore coinvolgimento della stampa locale, l’utilizzo dello stesso numero verde anche per le segnalazioni e le denunce di quelle “vendite” di prodotti a prezzi eccessivamente e inspiegabilmente bassi, nonché di quelle “vendite” effettuate senza il rispetto di alcuna legge fiscale e sanitaria, che danneggiano imprese e consumatori nonché le “casse “ del nostro Stato.
I panificatori ritengono infatti, che il ribasso dei prezzi, conseguenza dell’impegno della miriade di associazioni di consumatori, da un lato porta ad abbassare i prezzi stessi ma dall’altro favorisce l’abbassamento della qualità dei prodotti, l’ingresso di prodotti contraffatti o di dubbia provenienza, e purtroppo anche, la crescita dei sacrifici delle imprese che si ripercuotono conseguentemente su tutti i lavoratori.
I panificatori inoltre, poiché ritengono che l’Osservatorio dei prezzi nei quali si intende coinvolgere anche i rappresentanti delle imprese (la CNA chiederà un posto per un panificatore), dei consumatori e degli Enti Locali, debba avere tra i suoi obiettivi quello di contrastare la disinformazione, hanno chiesto ancora al Presidente della C.C.I.A.A. di Brindisi che lo stesso Osservatorio locale renda periodicamente aggiornati e pubblici, tramite specifici spazi su quotidiani, i risultati di analisi e monitoraggi fatti sui mercati locali, regionali, nazionali ed esteri, consentendo facili quanto imparziali confronti.
Dati falsi o inesatti producono danni alle vendite ed all’immagine delle imprese. E’ ingiusto che gli aumenti passino nell’opinione pubblica solo come truffe o speculazioni nei confronti di consumatori o di altre categorie e che tali aumenti per i piccoli lavoratori autonomi equivalgono al rinnovo di un contratto di lavoro per un lavoratore dipendente. Per le imprese nessun costo è diminuito.
I panificatori sono convinti che tali iniziative siano necessarie per prevenire ed azzerare il rischio che i consumatori prendano per buone o veritiere quelle percentuali di aumento diffuse dalle associazioni dei consumatori o degli agricoltori, spesso frutto di sondaggi o indagini statistiche prive di supporto o di prove in grado documentare come, dove e su chi sono state effettuate; tale documentazione dovrebbe essere trasmessa obbligatoriamente alle Camere di Commercio, in special modo quando i dati pubblicati sulla stampa riguardano prezzi e consumi, e contengono sostanziali omissioni.
Se il pane sale del 12,3% rispetto allo stesso mese del 2007, riteniamo sia giusto dire che anche la farina, materia prima di base, dal luglio del 2007 è aumentata del 100%.
Sarebbe giusto dire anche che il prezzo medio del pane sulla base dei dati dell’Osservatorio prezzi del Governo, raddoppia tra Napoli (1,89 €/kg) e Milano (3,55 €/kg).
Sarebbe ancor più giusto dare maggiore rilievo al rapporto di UNIONCAMERE dal quale emerge che dal 1997 al 2006 l’acqua è aumentata del 61,4 % (più del doppio della media registrata in Europa, ferma al 28%), che negli ultimi 10 anni il gas è aumentato del 45%, del 43% la tassa dei rifiuti, del 20,8 % le tariffe elettriche.
I panificatori sanno che l’informazione sui consumi e sui prezzi è strategica e può risollevare o compromettere il futuro delle aziende, in particolare delle piccole, soprattutto artigianali ed industriali, soggette a costi di gestione nettamente superiori a quelle commerciali, e spesso con poche risorse e disponibilità economiche da investire per campagne informative e promozionali sulle reti televisive nazionali, monopolio dei grandi gruppi industriali e commerciali.
I panificatori in questo momento fanno particolare affidamento sul Presidente G. Brigante, anch’egli imprenditore artigiano, e son convinti che la C.C.I.A.A. affronterà tali problematiche senza deludere le aspettative di centinaia di titolari, familiari e dipendenti.
COMUNICATO STAMPA GRUPPO PANIFICATORI CNA
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