Roma, 14/03/2008
Cosimo Mele rischia il processo per cessione di droga
Sono terminate le indagini condotte dal procuratore aggiunto Italo Ormanni e dal pm Carlo Luberti relative a quanto accaduto la notte tra il 27 e 28 Luglio 2007 all’Hotel Flora di Roma. Come si ricorderà ampio risalto fu dato dalla stampa nazionale sul caso di Cosimo Mele, onorevole di Carovigno (Brindisi) accusato di aver trascorso una notte di trasgressione a base di sesso e coca con due donne. Una di esse, Patrizia Zenobi, fu colta da malora e dovette ricorrere a cure ospedaliere.
Dalle prime indiscrezioni filtrate dopo il deposito degli atti presso la Procura di Roma pare certo che possa essere archiviata l’accusa di "omissione di soccorso" legata al malore della Zenobi, riconducibile al consumo volontario di cocaina.
L'ex rappresentante dell'Udc (che recentemente ha fatto sapere di riconoscersi nel PdL di Berlusconi e Fini) rischia ugualmente il processo: i Magistrati addebitano a Cosimo Mele la “violazione dell'articolo 73 del dpr 309/90, fino al 28 luglio, perchè, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in coincidenza con reiterati incontri sessuali, offriva e metteva a disposizione dei suoi occasionali 'partners' - taluni non identificati - ed altri identificati in Francesca Zenobi, Gianluca P. e Mariya Z. - quantità non modica di sostanza stupefacente del tipo cocaina".
A sostegno dell’accusa i risultati della perizia chimico-tossicologica effettuata in sede di incidente probatorio sui reperti sequestrati nella stanza dell'albergo, secondo cui è stata rilevata presenza di droga del tipo cocaina.
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