Brindisi, 14/03/2008
Aspica: la società spiega le sue ragioni, i lavoratori protestano
Ore di tensione stasera nei pressi dell’Hotel Internazionale di Brindisi dove, alle ore 17.00, si teneva una conferenza stampa dell'A.S.P.I.C.A., alla presenza dell'AD Giuseppe Caronna, del responsabile area Puglia Vito Caputi e del direttore di Brindisi Piero Gioia.
I lavoratori, che da mesi protestano contro la gestione aziendale, hanno letteralmente asserragliato l'Amministratore Delegato all'interno della struttura alberghiera e solo l'intervento, in forze quantitativamente consistenti, di Carabinieri ed agenti della Digos ed il senso di responsabilità dei lavoratori, ha permesso di tenere sotto controllo una situazione potenzialmente esplosiva.
Nel corso della conferenza stampa, l'Ing. Carolla ha ripercorso il rapporto tra Aspica e comunità brindisina (sindacati, lavoratori ed Amministrazione Comunale) asserendo immediatamente di non volersi contrapporre alle affermazioni delle OO.SS. perchè "laddove si rilevassero manchevolezze o inesattezze da una parte o dall'altra, sarà la magistratura a dover intervenire". Caronna ha fatto sapere che l'azienda ha provveduto a tutelarsi affidando ad un legale di fiducia la tutela di Aspica per fatti ed atti che, ieri, oggi e domani, dovessero creare un danno di immagine alla società oppure risultare lesivi della serenità dei lavoratori.
Poi, parlando di Aspica ha sostenuto che, essendo nata nel 1868 ha superato difficoltà ben più gravi di quelle odierne, anche grazie al perseguimento delle priorità dell'azienda: rigore nel servizio e rispetto dei lavoratori.
Carolla non ha nascosto che le difficoltà dell'Azienda derivano soprattutto dalla mancata assegnazione dell'appalto ATO1 BR, che avrebbe assicurato ampi margini di guadagno ma ha asserito di non aver alcuna pendenza e di essere in regola con i contributi e le spettanze. Poi, dopo aver dichiarato che l'Amministrazione comunale di Brindisi è stata sempre corretta ed ha adempiuto a tutti i pagamenti, non ha nascosto le difficoltà economiche dell'azienda. Difficoltà che - sostiene Caronna - riguardano tutte le imprese del settore, anche quelle maggiori".
Per quanto concerne Brindisi, Aspica, a fronte di un ricavo di circa 9.000.000 di euro, sosterrebbe costi per il personale di circa 8.000.000 di euro. A questo si devono aggiungere i costi relativi a mezzi, sedi, manutenzioni, lubrificanti, carburanti etc., prezzi che - a detta dell'AD - crescono in modo rilevante anche rispetto agli indici ISTAT. "Se a questo - continua Carolla -si aggiunge che Aspica ha dovuto sopportare circa 8 milioni di spese per lo start-up, si comprende come la gestione dell'appalto per Brindisi sia praticamente insostenibile se non viene concesso di partire con quello ATO".
"Una situazione che non può essere perpetuata; è necessario che tutti preservino le dosi di rispetto e lealtà. Se non siamo accettati non rimarremo a dispetto dei santi".
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