Brindisi, 19/03/2008
Anche Italia Nostra risponde picche al colloquio con Brindisi LNG
Motivi di correttezza e la evidente necessità di ribadirvi gli aspetti essenziali della nostra opposizione, da voi volutamente e insistentemente ignorati, all’impianto di rigassificazione impongono di rispondere alla vostra del 7 marzo ultimo scorso.
La vostra annunciata iniziativa appare anche in questa seconda edizione, riveduta e corretta, una mera campagna di marketing nella quale traspare la volontà e il bisogno di imporre un preciso punto di vista, il vostro, senza che possa in alcun modo essere messo in discussione. Su questo la vostra convinzione è granitica e si esplicita senza sottointesi nelle vostre ultime dichiarazioni pubbliche che credo non offrano alcun sostegno a qualsivoglia forma di dialogo. Posto che questo voglia e debba significare scambio di idee e non sopraffazione delle une sull’altre. Quest’ultimo è esattamente il proponimento che vi prefiggete, qualunque mezzo e qualunque cambio di strategia è un utile strumento per imporre gli interessi imprenditoriali e commerciali perseguiti, nonostante una chiara e massiccia opposizione popolare e le risultanze dei Consigli comunale e provinciale di Brindisi e della Regione Puglia. Questi ultimi con deliberati adottati all’unanimità si sono pronunciati contro la costruzione di un impianto che danneggerebbe il progetto di un sviluppo diverso e alternativo aggravando la già precaria situazione ambientale del territorio innanzi tutto in termini di rischi di incidente rilevante. Del resto la vostra indisponibilità a sottoporre l’impianto alla Valutazione di Impatto Ambientale è stata sbandierata nel tempo e in ogni occasione, comprese le recenti conferenze di servizi tenutesi a Roma.
Indisponibilità contraddetta quando il Ministero dello Sviluppo, con il Ministero dell’Ambiente, disponeva la sospensione dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto. Ciò vi ha indotto a chiedere la VIA ma contemporaneamente avete fatto ricorso avverso tale decreto ministeriale. Con buona pace della coerenza!
“L’ampia e trasparente informazione su ogni aspetto del progetto” che vi proponete di perseguire, evidentemente, non è tale – se mai lo è stata – considerato che il Ministero dell’Ambiente ha rilevato la notevole incompletezza della vostra documentazione depositata per la VIA. Questa risultava carente – tra l’altro - di una parte estremamente importante ed essenziale: una esauriente informazione e documentazione sul rischio di incidenti rilevanti.
Una trasparenza ampiamente dubbia quindi, come sempre lo è stata, sopratutto nella fase istruttoria iniziale; una fase che ha fornito ampi spunti alla Magistratura che indagando ha evidenziato irregolarità, falsità e scenari affaristici che hanno influito, oltre ogni ragionevole dubbio, negativamente sulle decisioni della pubblica amministrazione. Fatti non contestati, quindi pacifici. Per cui ci meraviglia che nonostante quanto emerso dall’inchiesta penale a carico di alti dirigenti della società che rappresenta, nonostante che il cantiere nel sito di Capobianco sia tuttora sotto sequestro dopo oltre un anno, si abbia la presunzione di dar vita a iniziative che ancora una volta vogliono indurre a far accettare cose già ampiamente e inequivocabilmente rifiutate. Una insistenza fastidiosa e soprattutto strumentale che lede la dignità dei cittadini e delle istituzioni.
Stia certo, inoltre, che sapremo valutare la documentazione presentata senza bisogno di “contributi costruttivi” esterni e che per la tutela e la salvaguardia ambientale come per lo sviluppo del territorio siamo già in possesso del necessario e “consapevole livello di conoscenza” .
Vi comunico, inoltre, che Italia Nostra ha dato mandato ai propri legali affinché verifichino la sussistenza dei presupposti di legge per la costituzione di parte civile nel noto procedimento penale, sentendosi in questa vicenda a fianco delle istituzioni e, al pari loro, parte offesa. Una vicenda foscamente costellata da soprusi, imposizioni e vicende poco chiare.
Infine, per i motivi molto sommariamente innanzi esposti, ma da voi ampiamente noti e sempre ignorati, sentiamo il dovere di comunicarLe un rifiuto assoluto e netto per qualsivoglia incontro che non può che risultare inutile e unicamente funzionale ai vostri scopi. Difatti, l’unico risultato che questa iniziativa persegue è sviare e confondere la pubblica opinione bisognosa, invece, di certezze e di un futuro che non sia la riedizione di errori passati.
Cordiali saluti.
Italia Nostra
Il Delegato Regionale per la Tutela Paesaggistica
Giorgio Sciarra
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