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Brindisi, Peronospora: allarme tra gli agricoltori



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Brindisi, 08/05/2004

Peronospora: allarme tra gli agricoltori

Preoccupazione in tutta la provincia di Brindisi per il violento attacco peronosporico ai vigneti appena risvegliatisi dal riposo invernale.
Ancora una volta una calamità che colpisce gli agricoltori. Neanche gli anziani agricoltori ricordano una infezione di peronospora così precoce ai vigneti.
Il Consorzio di Difesa e Valorizzazioni delle Produzioni Agricole dell’Ambiente e del Territorio Rurale della provincia di Brindisi che da oltre 20 anni si occupa della difesa dei vigneti in tutta la provincia di Brindisi ci spiega cosa è successo:
“Le prime varietà di vite, quelle più precoci come lo Chardonnay ed il Pinot, hanno iniziato a germogliare verso la prima decade di marzo. Le altre invece verso la fine della seconda decade di marzo in quasi tutto il territorio provinciale” ci dicono dal Servizio Fitosanitario del Consorzio.
“Le stazioni meteorologiche ubicate nel territorio provinciale hanno registrato nel solo periodo che va dal 20 di marzo al 05 di maggio ’04, ben 112 millimetri di pioggia distribuiti in 25 giorni, facendo registrare bagnature fogliari medie intorno agli 800 minuti giornalieri per circa 40 giorni, il che vuol dire che la vegetazione è stata bagnata per circa 10 – 12 ore al giorno. Nel periodo preso in esame cioè per 42 giorni, sono stati registrati dati di umidità relativa media dell’aria a 2 metri di altezza tra l’80 ed il 90 %, mentre le temperature medie hanno oscillato tra i 12°C ed i 17°C” .
Questi dati fanno capire – ci informano dall’osservatorio Meteorologico del CO.DI.VA.BRI. - quanto sia stato umido il periodo che va dal germogliamento ,ad oggi che i vigneti si trovano nella fase fenologica di distensione del grappolino e si preparano ad affrontare la pre fioritura.
Si può ipotizzare che le piogge di inizio di aprile abbiano concorso nella maturazione degli organi svernanti della Peronospora, prodotto la germinazione delle stesse, causando precocemente le infezioni primarie che si sono manifestate come macchie d’olio sulla pagina superiore delle foglie intorno al 20 di aprile”.
“L’attacco così precoce della malattia quando per altro la vegetazione era all’ inizio del germogliamento, - continuano dal Servizio di Fitopatologia del Consorzio - ha colto molti viticoltori di sorpresa anche perché non avevano recenti esperienze”.
Negli ultimi 20 anni non si è mai verificato un attacco di peronospora così precoce e virulento da estendersi a quasi tutta la provincia di Brindisi. Basti pensare che alla data del 06.05.04 è stato eseguito il 3° trattamento; mentre nello scorso anno il 1° intervento è stato eseguito il 12 di maggio. Anche se il consorzio ha dato la notizia tempestivamente per fare intervenire i viticoltori, in molte zone , i trattamenti è stato possibile eseguirli solo con pompe a spalla per l’impossibilità di poterli eseguire con le trattrici, per impraticabilità dei terreni a causa delle recente pioggia. Coloro che hanno eseguito i trattamenti in tempo utile con prodotti endoterapici, hanno avuto danni trascurabili , per gli altri la situazione risulta più preoccupante.
Purtroppo non tutti hanno intuito la gravità dell’infezione ed in particolare qualcuno ha ritenuto di poter temporeggiare visto l’esiguo stato vegetativo che la vite aveva in quel periodo.
La gravità della situazione si è manifestata subito in alcuni vigneti più sviluppati dove si sono evidenziati danni su foglie e grappolini ed in alcune situazioni particolari anche interi germogli colpiti e disseccati.
Ad oggi si sono registrate sui vigneti tenuti in esame, 3 distinte infezioni:
- la prima intorno al 20 di aprile, a carico delle foglie;
- la seconda intorno al 26 di aprile a carico di foglie, interi germogli e grappolini;
- la terza intorno al 1° di maggio a carico di foglie e grappolini.
Chi ha eseguito correttamente i trattamenti dopo la comparsa della macchia d’olio, ha uno stato fitosanitario nel complesso buono, considerato l’annata eccezionale che si sta attraversando.
Adesso il consiglio in generale è quello di mantenere protetta la vegetazione raccorciando i turni di intervento dei prodotti utilizzati se l’andamento climatico continua ad essere umido. Preferire i prodotti sistemici meglio se a tre vie dove il fungo viene combattuto su più fronti e si ha maggiore possibilità di poterlo contrastare .

COMUNICATO STAMPA CO.DI.VA.BRI.

Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv


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