Brindisi, 12/07/2003
Antonino: Regione e Provincia privilegiano la lottizzazione all'interesse della STP
Gli esiti dell'assemblea della Società Trasporti Pubblici di Brindisi - a cui ha partecipato il sindaco Giovanni Antonino in rappresentanza del Comune - mettono a serio rischio il futuro della stessa società, a causa di una chiara volontà dei rappresentanti della Provincia e della Regione Puglia di sacrificare l'interesse generale per privilegiare le solite lottizzazioni.
Come è noto, per le ore 9 era previsto un incontro informale tra Comune, Provincia e Regione per programmare gli interventi necessari alla velocizzazione del processo di privatizzazione. Tale incontro è "saltato" (nonostante la puntuale presenza del sindaco Antonino) in quanto il presidente della Provincia Nicola Frugis e l'assessore Michele Saccomanno (in rappresentanza della Regione Puglia) erano impegnati a "dividersi" i posti nel consiglio di amministrazione della STP.
In effetti, nel corso dell'assemblea dei soci, Provincia e Regione (socie della STP insieme al Comune di Brindisi) hanno ufficializzato la conferma del vecchio consiglio di amministrazione. Il Comune, invece, attraverso il sindaco Antonino, aveva proposto la nomina di un amministratore unico o, in alternativa, di un consiglio di amministrazione "snello", composto da tecnici, in attesa dell'ingresso di soci privati (nella misura del 49%) che dovrà avvenire improrogabilmente entro il 31 dicembre 2003, così come previsto per legge.
In realtà, con la rielezione del vecchio consiglio si è deciso di escludere, ancora una volta, il Comune di Brindisi dalla gestione della STP. Il tutto, nonostante proprio l'ente locale brindisino sia stato l'unico (tra i soci) ad aver lavorato in direzione della effettiva trasformazione della società in azienda di mobilità. Lo ha fatto affidando alla STP il servizio di rimozione veicoli, il servizio di trasporto via mare (uno degli unici due elementi positivi rilevati dalla Corte dei Conti nell'ambito dell'indagine di controllo sulla gestione del trasporto pubblico locale) ed il trasporto urbano con bus elettrici a chiamata (progetto Poma, finanziato dal Ministero dell'Ambiente). Proprio il Comune, inoltre, è stato l'unico ente-socio ad aver provveduto al ripiano dei debiti.
"Siamo seriamente preoccupati per il futuro della STP - ha affermato il sindaco Antonino dopo aver abbandonato i lavori dell'assemblea - in quanto il ritardo con cui si procede con la privatizzazione mette a serio rischio 170 posti di lavoro e quindi la stessa sopravvivenza della STP. Il tutto, al solo
scopo di 'salvare' il posto ai rappresentanti designati dai partiti della Casa delle libertà all'interno del consiglio di amministrazione. Provincia e Regione, insomma, si sono assunti la responsabilità di 'condannare' la STP ad un domani senza prospettive. Per quanto mi riguarda, ho fatto tutto il possibile perché ciò non avvenisse, al punto da chiamare il presidente della Regione Fitto da cui ho atteso inutilmente una risposta circa il suo reale interessamento alle vicende della STP brindisina. A questo punto, il Comune valuterà sinanche la possibilità di mettere in vendita le proprie quote".
COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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