Brindisi, 29/04/2008

Trasferimento rimorchiatori: montano le polemiche

In vista del comitato portuale che domani sarà chiamato ad assumere una decisione, crescono le polemiche sulla questione relativa allo spostamento della banchina di ormeggio dei rimorchiatori dell’azienda Barretta.
Pare che il Presidente dell'Autorità Portuale Giurgola sia intenzionato ad avallare un trasferimento temporaneo dei rimorchiatori dal seno di ponente al seno di levante, sempre nel porto interno.

Una decisione che viene contestata dal Presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico secondo cui "i rimorchiatori debbono stare là dove c'è il movimento delle navi, ossia nel porto medio".

Dello stesso tenore Antonio Giunta, consigliere comunale dell'Italia dei Valori che, in una nota stampa minaccia di occupare l'autorità portuale e lamenta che la decisione del Presidente dell'Autority è tipica della "Città dei Potenti dove solo chi è Potenti ha il diritto di decidere e di fare". "Mentre i giostrai vagano per la Città" - continua Giunta - ricordo che "quando le giostre furono spostate di forza insieme ad alcuni paninari dal Piazzale Lenio Flacco si disse che i rimorchiatori dovevano essere spostati a Costa Morena e nel Seno di Levante".

Anche i consiglieri comunali di AN, Di Donna, Oggiano, Cursi contestano la decisione esprimendo a chiare lettere che "per il bene della comunità i rimorchiatori dovranno operare al di fuori del porto interno". I tre rappresentanti del partito di Fini parlano di "leggerezza ed incongruenza" sottolienando che "l'intransigenza mostrata nello sgombero dei piccoli chioschi e dei giostrai dal piazzale Lenio Fiacco- via Ravel per dar spazio al nuovo progetto di città d'acqua votata allo sviluppo commerciale e turistico dell’area portuale, ha lasciato il posto ad un atteggiamento permissivo nei riguardi di taluni imprenditori di turno anche di fronte alla palese violazione di fondamentali prescrizioni normative comunitarie che impongono di non insediare all’interno del porto l’attività dei rimorchiatori".
Di Donna, Oggiano e Cursi auspicano "un responsabile ravvedimento da parte di coloro che intendono realmente perseguire lo sviluppo e la crescita del porto interno della nostra citta attraverso l’opposizione a qualsivoglia iniziativa privata pregiudizievole e limitante".

Attraverso una nota dell'Ufficio Stampa di Palazzo di Città interviene anche il Sindaco Domenico Mennitti: “Nell’affrontare questo problema – afferma – non ha senso qualsiasi atteggiamento punitivo nei confronti di chi fa impresa in un settore strategico per l’economia cittadina come quello portuale. L’obiettivo deve essere quello di giungere ad una razionalizzazione degli spazi portuali. Diciamo subito, in ogni caso, che la definizione del problema non può essere quella delle proroghe, né della individuazione di soluzioni provvisorie che contribuiscono esclusivamente ad alimentare la confusione.
E’ necessario, invece, individuare una soluzione definitiva che tenga conto delle esigenze della città, della funzionalità del suo porto ed anche delle necessità collegate all’efficienza del servizio di rimorchio. A quel punto sarà indispensabile stabilire tempi certi ed impegnativi per tutti i soggetti interessati per la effettuazione del trasferimento”.