Brindisi, 30/05/2008
Violenta e perseguita una donna: arrestato dalla Squadra Mobile
Massimo Lavino, classe 1960, nato e residente a Brindisi è stato tratto in arresto nella mattinata odierna dagli uomini della Sezione reati contro la persona della Squadra Mobile di Brindisi.
Nei confronti dello stesso è stata emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi Dr.ssa A. Martalo su conforme richiesta del P. M. Dr.ssa Silvia Nastasia una Ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Al soggetto vengono contestati una lunga serie di reati tra i quali quelli di Violenza Sdsuale consumata e tentata, Lesioni personali, Sequestro di Persona, Violenza privata, Ingiurie, Minacce, Molestie personali e Danneggiamento.
I fatti prendevano spunto lo scorso 15 aprile allorquando presso gli uffici di Polizia la vittima denunciava di essere da tempo succube del comportamento del Lavino che in maniera continuativa la minacciava tanto da costringerla a subire comportamenti vessatori.
In particolare, riferiva di aver conosciuto l’uomo tempo addietro e di aver intrapreso con lo stesso una relazione amichevole che però successivamente era degenerata poiché questi aveva cominciato a pretendere anche prestazioni di natura sessuale.
Tali atteggiamenti sfociarono sul finire del 2007 in una vera e propria violenza sessuale consumata dall’uomo che costretto la donna a salire in auto e condotta in luogo isolato dopo averla percossa ed ingiuriata consumava con questa un rapporto sessuale completo tanto da lacerarne gli abiti indossati.
Analoghe violenze si erano poi ripetute anche all’inizio del corrente anno sempre con medesime modalità aggressive.
Per parecchio tempo la donna aveva subito in silenzio poiché temeva che le minacce di morte che il Lavino le faceva continuamente potessero verificarsi.
Ciò malgrado le continue angherie dell’uomo proseguivano in maniera sempre più pressante e i netti rifiuti della donna scatenavano ancor più l’ira dell’indagato che la seguiva, l’attendeva per strada, la ingiuriava e minacciava telefonicamente e personalmente provocandole da ultimo delle lesioni personali giudicate guaribili in giorni 15.
L’attività d’indagine condotta dagli uomini della Squadra Mobile, impegnati in numerosi servizi di appostamento e di osservazione, nonché supportata anche da intercettazioni, dava pieno riscontro a quanto acquisito in denuncia confermando il carattere violento dell’indagato e la sua condotta persecutoria.
Quanto acquisito nel corso delle investigazioni veniva compendiato in una informativa di reato che pienamente accolta dal P.M. inquirente portava alla tempestiva richiesta del provvedimento restrittivo.
L’arrestato dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.
COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI
SQUADRA MOBILE
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