Il caro-greggio preoccupa le categorie economiche dell'Italia. Dopo i pescatori è la volta degli autotrasportatori a lamentare l'insostenibile aumento delle tasse sui carburanti. Nel momento in cui il petrolio continua a salire, anche le accise crescono con la conseguenza che il cittadino ci rimette e le categorie di settore vanno in crisi.
Gli autotrasportatori chiedono al Governo un congelamento delle imposte tale da ridurre l'impatto degli aumenti e conferire respiro alle imprese.
Le organizzazioni del settore hanno già votato il blocco dei tir per il 30 giugno prossimo ma non escludono di mettere in atto iniziative eclatanti ancor prima dello sciopero generale.
Tra queste è da segnalare quella minacciata dal Movimento trasportatori italiani riuniti (Movitir) che, dopo una riunione svoltasi a Bari, ha fatto sapere di essere pronto ad invadere pacificamente la città di Brindisi in occasione della visita del Pontefice Benedetto XVI programmata per i prossimi venerdì e sabato.
I "bisonti della strada" dovrebbero convergere su Brindisi - - scrive il Movitir in una nota - allo scopo di far "comprendere i disagi per l’attuale situazione del caro gasolio divenuta insostenibile e che vede l’intera categoria, e non solo, in seria difficoltà esistenziale».
La protesta "non vuole essere di carattere religioso contro il Santo Padre" ma si pone la finalità "di ottenere la convocazione dal governo per discutere dei problemi della categoria, dal caro-gasolio alle spese autostradali".