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Bari, "Acque Chiare all'attenzione della V commissione: "piena soddisfazione" di Mita, Rollo e Montanaro



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Bari, 18/06/2008

"Acque Chiare all'attenzione della V commissione: "piena soddisfazione" di Mita, Rollo e Montanaro

Sollecitata da una lettera al presidente Mita del consigliere regionale Marcello Rollo, la quinta commissione del consiglio regionale ha ascoltato l’assessore Barbanente sulla vicenda relativa ad un impianto turistico denominato “Acque Chiare” di Brindisi attualmente nell’occhio di vicende giudiziarie.
“Premettendo che c’è un’indagine della Magistratura e della Guardia di Finanza in corso, mi preme capire in che modo la regione può tutelare gli interessi – ha detto il consigliere Rollo – dei duecento privati che hanno comprato con regolare atto notarile e che oggi si ritrovano l’immobile sotto sequestro”. In pratica anziché costruire quanto era oggetto di un accordo di programma, e cioè un impianto turistico per la collettività, in base alla legge 34 del 94, sono state costruite e vendute case a singoli proprietari, disattendendo l’oggetto stesso dell’Accordo. In pratica, un cambio di destinazione.
“L’accordo di programma – ha sottolineato l’assessore – prevedeva lo sviluppo dell’interesse pubblico, il divieto di cambio di destinazione e il divieto di vendere in modo frazionato se non dopo i cinque anni”. Tutto questo non c’è stato. La regione ha quindi compiuto quanto di sua competenza “perché l’autorità che vigila sul territorio è comunque il Comune, in questo caso, di Brindisi” e ha insediato un collegio di vigilanza. Dopo aver acquisito i pareri necessari, il collegio ha ritenuto ci fossero i motivi per considerare decaduto l’accordo di programma (ai sensi dell’art. 8). Attualmente però non c’è stato ancora nessun atto della Giunta regionale che annulli l’Accordo, ancora vigente dunque.
Uno spiraglio per la soluzione e per la salvaguardia anche delle 200 famiglie che hanno acquistato potrebbe essere “la nascita di un Consorzio che ripristini la forma unitaria della gestione e della pubblicità dell’intero complesso turistico andando a modificare anche gli atti notarili”.
Occorre cioè tornare all’originale destinazione d’uso, altrimenti pochi sono i margini di manovra. Ed è il comune di Brindisi che dovrebbe guidare questo percorso.

Al termine dell'incontro, il presidente della quinta commissione del Consiglio regionale Pietro Mita, il vicepresidente Marcello Rollo e il componente Vincenzo Montanaro, tutti espressione del territorio della provincia di Brindisi, esprimono “piena soddisfazione per la discussione nella seduta odierna, che ha affrontato tra gli altri argomenti la nota vicenda ‘Acque Chiare’” di Brindisi”.
Il caso del complesso turistico sulla costa nord è stato inserito in una valutazione generale sugli accordi di programma per insediamenti produttivi, strumenti introdotti dalla legge regionale 34/1994, che per favorire nuova occupazione consentono procedimenti semplificati per le varianti urbanistiche.
“La commissione è interessata a fare chiarezza sulla questione, di per sé alquanto ingarbugliata – osservano Mita, Rollo e Montanaro – e nello stesso tempo a verificare la possibilità di una soluzione che non penalizzi, ancor più di quanto accaduto, chi si è trovato coinvolto in buona fede”.
“Intanto – rilevano i tre consiglieri regionali dell’area brindisina - è stato espresso un giudizio negativo sullo strumento di accordo di programma previsto dalla legge 34, che nella maggior parte dei casi non ha realizzato le finalità di partenza che motivano simili intese, vale a dire l’interesse pubblico. In molti casi, invece, è prevalso l’intento speculativo”.

“L’assessore all’urbanistica Angela Barbanente e i numerosi consiglieri intervenuti nella discussione, dopo aver constatato che l’evoluzione di quell’accordo di programma è andata in un’altra direzione rispetto alle motivazioni iniziali, si sono preoccupati di individuare un possibile percorso, che da un lato ricostruisca l’interesse pubblico, restituendolo all’intera comunità, e dall’altro possa evitare che a pagare siano prevalentemente dei cittadini inconsapevoli”.
“Comune e Regione, che finora hanno lavorato di concerto – concludono Pietro Mita, Marcello Rollo e Vincenzo Montanaro - potranno approfondire la questione per dare corpo alla soluzione possibile. L’assessore Barbanente, su richiesta del presidente della commissione, ha dichiarato la sua personale disponibilità ad operare in questa direzione”.

Fonte: COMUNICATO SERVIZIO STAMPA GIUNTA REGIONALE


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