Brindisi, 23/06/2008
Area Vasta: il punto di vista di Leo Caroli (CGIL)
Entro la fine del prossimo mese di settembre, Brindisi dovrà dotarsi del piano definitivo della programmazione per “Area Vasta”.
Si tratta dello “strumento di pianificazione dello sviluppo” attraverso cui stabilire le linee d’intervento, individuare le priorità territoriali, realizzare i progetti.
Insomma, non è molto il tempo che ci rimane a disposizione per completare la “transizione di Brindisi”, avviata dalle istituzioni locali col rilancio della questione morale e dell’autorevolezza territoriale, verso la “politica del fare” basata sulla solidarietà e la sostenibilità dello sviluppo.
Si tratta di un processo difficile quanto indispensabile.
- Difficile, perché presuppone l’interlocuzione tra tutti i soggetti istituzionali e sociali in cui siano chiari i livelli, le sedi e le responsabilità di ognuno. Una sorta di obbligo al confronto, al quale Brindisi non è abituata, ed in cui non basta “parlar male degli altri”, non serve “demonizzare le Istituzioni ed il cambiamento per la sostenibilità”, non è possibile escludere il sindacato confederale dei lavoratori e dei pensionati. Ma occorre il concorso di tutti per adottare una scelta strategica entro cui misurare la capacità di proposta delle parti per giungere alla definizione di sintesi finali.
- Indispensabile, perché abbiamo a disposizione centinaia di milioni di euro rivenienti dai fondi strutturali europei che “dobbiamo saper spendere”. Perché dopo il settennio 2007|13 non avremo più tante risorse a disposizione, perché questa opportunità rappresenta il fatidico “ultimo treno”. Il capolinea è il definitivo passaggio dall’epoca della sottocultura da “furbetti del quartiere”, quelli dell’emergenza permanente entro cui giustificare ogni sopruso (economico, politico, ambientale, sociale, morale,legale in nome di fittizia occupazione), a quella della “normalità brindisina”.
La CGIL di Brindisi ha profuso un grande impegno ed ha tenuto diverse iniziative per sostenere questo processo. Ha coinvolto migliaia di lavoratori e di pensionati attraverso tutte le categorie e le strutture confederali. L’ultimo appuntamento pubblico dello scorso 18 giugno ha avuto uno straordinario grande successo di partecipazione ed ha visto convergere il presidente della provincia, il sindaco della città capoluogo, l’autorità portuale, la camera di commercio, il presidente di Confindustria e la regione Puglia su due punti: l’avvio delle procedure per uno studio di fattibilità circa la realizzazione del porto industriale di Brindisi e l’adozione della precondizione per lo sviluppo: IL PATTO PER LA LEGALITA’. Si tratta dell’intesa attraverso cui affermare un virtuoso “modello Brindisi” per regolamentare il sistema degli appalti, escluderne l’accesso alle aziende non in regola coi contratti di lavoro e con le norme sulla sicurezza, giungere a stabilizzare i tanti lavoratori coinvolti, altrimenti condannati a rimanere pedine nelle mani di quei faccendieri locali che, a fronte dei servigi resi all’attuale sistema , alimentano la precarietà, oltre che il proprio tornaconto.
Intanto, occorrono il coinvolgimento ed il contributo di tutti.
A tal proposito, Mercoledì 25 giugno la Camera del Lavoro CGIL di Brindisi presenterà , in conferenza stampa, “il proprio punto di vista e le proposte della confederazione” per la pianificazione strategica di Area Vasta.
Leo Caroli
Segretario Generale
COMUNICATO STAMPA CGIL BRINDISI
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