Brindisi, 30/06/2008

Protesta il settore agricolo

Torna, prepotente, la protesta del settore agricolo locale. Gli agricoltori, guidati dalla Coldiretti, lamentano l'assenza di chiarezza e di iniziativi da parte del Sindaco di Brindisi dopo aver ordinato il blocco ad ogni attività agricola nella zona prospiciente il nastro trasportatore della centrale Enel Federico II di Cerano.
Il settore agricolo contesta il blocco accusando Mennitti di aver posto in atto "due pesi e due misure": mentre gli agricoltori sono obbligati a non curare i propri terreni, con indubbie ripercussioni di carattere economico, il Sindaco non blocca chi avrebbe determinato il danno ambientale, ossia l'Enel.
Questa mattina gli agricoltori hanno organizzato tre blocchi: al Palazzo della Provincia, a Palazzo di Città ed a Cerano.

Alle ore 18.00 le parti si incontreranno in Prefettura. A questo riguardo Enel, attraverso una nota inviata agli organi di stampa, ha fatto sapere che, nel corso dell'incontro riproporrà la propria "posizione" e il contenuto del "Protocollo d'Intesa tra Enel e Agricoltori" presentati alla stampa il 18 marzo 2008.
In sintesi, Enel farà sapere che "ha sollecitato in tutte le sedi competenti l’esecuzione in tempi rapidi di tutti gli approfondimenti scientifici previsti dalla legge e peraltro condivisi da tutte le istituzioni" ed "ha promosso un rapporto innovativo con gli agricoltori e le loro rappresentanze associative per ricercare possibili sinergie commerciali e di buon vicinato di lunga durata per la valorizzazione del contesto territoriale".
Nel Protocollo d’Intesa commerciale tra Enel e Agricoltori, la società elettrica si è impegnata a creare e mantenere due barriere arboree permanenti; una realizzata con piante ornamentali di basso valore economico (eucaliptus) su una fascia di 40 m (ca. 68 ha) con funzione esclusiva di mitigazione visiva e paesaggistica; l'altra realizzata con piante ornamentali di basso valore economico (eucaliptus) su una fascia ulteriore di 160 m (ca 332 ha) con funzione in parte di mitigazione ed in parte destinata alla commercializzazione delle fronde tagliate ciclicamente. Il costo dell'operazione previsto da Enel è di 6,10 milioni di euro in 10 anni.
Inoltre il protocollo d'intesa (condiviso dalle parti e dalle istituzioni locali ma non sottoscritto dalle organizzazioni degli agricoltori) prevede la costituzione di una Commissione composta da rappresentanti degli enti locali, degli agricoltori e di Enel per attuazione protocollo e verifica sviluppo agro-energetico.