Brindisi, 19/07/2008
Friolo sulle presunte irregolarità sui contributi agricoli
Michele Errico probabilmente trascorre più tempo a passare carte alla magistratura che a svolgere il suo compito di presidente dell’Amministrazione provinciale. L’impressione è che se ne voglia liberare in fretta scaricando ad altri non solo responsabilità proprie ma anche i normali compiti di verifica.
E’ fin troppo facile gridare allo scandalo quando la Provincia, che ha gravi situazioni debitorie, elargisce cinque milioni di euro ad operatori del settore agricolo che non ne avevano diritto. Se è vero, come pare, che sono state riscontrate vistose irregolarità nelle procedure di ammissione ai contributi agricoli, Errico si assuma le responsabilità politiche del caso, proprio per il fatto di essere il capo di quell’Amministrazione che questi contributi li ha erogati, e si dimetta.
Qui si è davanti a quattro tipologie di responsabilità: politica, morale, amministrativa e penale. Dell’accertamento del reato se ne occuperà, ovviamente, la magistratura, ma delle altre tre responsabilità Errico dia conto ai cittadini e al Consiglio provinciale.
Questione amministrativa. Se irregolarità sono state accertate nelle procedure a causa di funzionari e impiegati perché il presidente della Provincia non ha provveduto ad adottare i necessari provvedimenti disciplinari? Errico faccia inoltre sapere quali iniziative intende intraprendere per impedire che tali eventuali anomalie possano continuare anche in futuro a danno delle casse della Provincia e degli onesti cittadini.
Sul piano morale Errico probabilmente ritiene di essere a posto per aver segnalato alla magistratura le irregolarità, ma non è così. Non migliora la sua posizione neppure l’aver affermato che in questa vicenda ci sarebbe stata una regia generale. Nessuno pretenda di salvare se stesso facendo aleggiare il solito spettro delle responsabilità collettive. Anche se riteniamo che non ci sia assolutamente bisogno, per il rispetto che poniamo alla persona e per le nostre convinzioni garantiste, Errico dovrebbe dimostrare a tutti, ed in primis alla magistratura, innanzitutto di non aver avuto alcuna possibilità di influenzare le procedure di erogazione di quei contributi milionari. Sempre sul piano morale Errico dovrebbe chiedersi se ha fatto davvero tutto il possibile in questi anni di governo per esercitare il dovere di vigilanza sugli atti prodotti. Errico dica perché, ad esempio, non ha neppure risposto in aula consiliare alle mie denunce di costi esorbitanti per consulenti ed esperti nominati con giustificazioni assolutamente risibili e con documentazioni e atti assolutamente carenti. E’ morale fare due pesi e due misure?
E’ molto grave, poi, l’analisi della responsabilità politica. Errico ha sbagliato alla grande in questi quattro anni in cui ha guidato l’Amministrazione provinciale. Errori vistosi che non hanno portato mai neppure alle scuse pubbliche. In questo territorio, dove si vive sempre peggio perché le famiglie non riescono più ad arrivare a fine mese con lo stipendio e dove il numero dei disoccupati aumenta senza alcun freno, la Provincia scopre di aver elargito erroneamente, nel periodo 2004-2008, cinque milioni di euro. I cittadini si chiedano chi ha governato in questi anni la Provincia. Errico si assuma le sue responsabilità politiche e venga, presentandosi dimissionario, a fornire spiegazioni in una seduta del Consiglio provinciale da convocare con urgenza.
COMUNICATO STAMPA MAURIZIO FRIOLO - PRESIDENTE GRUPPO AN ALLA PROVINCIA DI BRINDISI
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