Brindisi, 31/07/2008
Domani al Castello Alfonsino "Da Federico II ad Alfonso D'Aragona"
La società E.F.H. organizzazione e gestione di eventi, informa che il 1 agosto, nello splendido scenario del Castello Alfonsino di Brindisi, si svolgerà una delle manifestazioni culturali inserite nel cartellone della Brindisi d'Estate 2008.
Il “Castello Rosso”, che volge il suo sguardo ad un porto “sicuro” da sempre ha attirato l'attenzione di numerosi appassionati, studiosi e cittadini che, attraverso varie iniziative, hanno voluto conoscerne la sua storia e quanto di importante ha lasciato a questa terra, che guarda all'Oriente.
Ma la storia ci riserva sempre tante sorprese...
Con la fine dell'Impero Romano, Brindisi subì un forte declino e fu devastata dai Goti (VI secolo). Procopio la descrive come una piccola città senza mura difensive: l'abitato si restrinse in un ambito più piccolo, probabilmente intorno al tempio di San Leucio, fuori dal centro antico. Il porto fu abbandonato per alcuni secoli, la cittadinanza si ridusse e come sede episcopale fu preferita la più munita Oria.
La compiuta ricostruzione di Brindisi comunque avvenne proprio durante la dominazione normanna e si completò in periodo svevo: mentre Brindisi diventa lo scalo privilegiato per le Crociate e per tutti i traffici con l'Oriente, si costruirono la nuova Cattedrale in Piazza Duomo, la Chiesa di San Benedetto, il Tempio di San Giovanni al Sepolcro, il Castello di Terra, etc.
La banchina del porto doveva essere senza dubbio la zona con maggiore concentrazione di attività: ma la strada principale della Brindisi medievale era la “rua maestra” (rua, o ruga, è l'adattamento di “rue”, via in francese)che era costituita dalle attuali Via Consiglio, Piazza Sedile, Via Fornari, largo Angeli, Via Carmine, fino a Porta Napoli; via sulla quale si affacciavano i principali edifici cittadini.
Al tempo di Federico II la città era divisa in tre rioni o “pittachi”: Santo Stefano, nelle vicinanze delle Colonne, Sant'Eufemia nella zona di Santa Teresa e San Toma nella zona di Santa Lucia.
Con gli Angioini, la città mantenne per poco tempo il benessere precedente. I sovrani favorirono l'insediamento degli ordini mendicanti, sostenendo la costruzione di un convento francescano a San Paolo (1284) e di uno domenicano a Santa Maria Maddalena (fine del XIII secolo), mentre Santa Maria del Casale (1300) veniva eretta per un voto fatto da Filippo I d'Angiò.
Se il passaggio della peste del 1348 e le seguenti discordie cittadine furono devastanti per Brindisi, il fatto che portò al collasso la città fu l'inopportuna ostruzione del canale di accesso al porto interno per volere di Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, che temeva un attacco dal mare da parte dei veneziani (1446): il conseguente impaludimento delle acque spopolò Brindisi.
Il nuovo sovrano, l'aragonese Ferdinando I concesse agevolazioni e franchigie a coloro che accettarono di trasferirsi a Brindisi: arrivarono così greci, albanesi e schiavoni. La città fu fortificata: l'isola di Sant'Andrea ospitò il Castello di mare (1445), il Castello Svevo fu circondato da un poderoso antemurale (1480), le mura furono rinforzate con bastioni.
Sotto gli spagnoli, Brindisi era considerata la città di frontiera da difendere, l'avamposto dei Cristiani contro i Turchi. Fortificare Brindisi significava proteggere il Regno: i maggiori sforzi pertanto erano rivolti ancora intorno al Castello dell'isola che fu ingrandito con l'opera a corno del Forte a Mare, mentre nuovi baluardi venivano aggiunti alle mura.
La storia, il mare e la musica, in un contesto dal panorama mozzafiato, lasceranno stupiti quanti si sono prenotati per l'occasione: oltre 650 sono infatti i cittadini che aderiranno alla manifestazione.
Questa pertanto rappresenta una delle occasioni utili per ammirare non solo la bellezza architettonica del Castello, ma approfondire e rievocare un periodo storico importante per la crescita e lo sviluppo, soprattutto strutturale, della città.
Ad accompagnare i visitatori, che partiranno dal porto turistico “Marina di Brindisi” con l'ausilio di mezzi navali e gommati, guide esperte coadiuvate magistralmente dalla Dott.ssa Annachiara Guadalupi che, dal pomeriggio si alterneranno per illustrare non solo gli aspetti architettonici e storici del luogo, ma approfondimenti su Federico II ed Alfonso d'Aragona, supportando la visita con immagini fotografiche e documenti storici.
A conclusione della giornata, spazio alla musica di corte, nella piazza d'armi all'interno della struttura, con il trio musicale “Echi Sonori”, composto da: Gaetano LEONE – chitarra classica, Merita ALIMILLHAJ – violoncello, Gino CESARIA – voce recitante.
La manifestazione rappresenterà un'occasione davvero unica, quella di visitare il Castello nelle ore pomeridiane e notturne, al tramonto del sole, godendo di un panorama suggestivo ed immergendosi nello scenario notturno a picco sul mare: per tale occasione è stata disposta una illuminazione davvero suggestiva della darsena, con alcuni proiettori colorati a largo fascio e fiaccole disseminate lungo i cornicioni del Castello. Il percorso della manifestazione sarà arricchito con figuranti con abiti d'epoca, messi a disposizione dalla Pro-Loco di Tuturano.
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