Brindisi, 19/08/2008

Incendio nel Petrolchimico: scatta il "solito" sistema di sicurezza

Ancora un allarme alla zona industriale di Brindisi, ancora una volta i Vigili del Fuoco, con la loro arcinota carenza d'organico, sono dovuti intervenire per evitare gravi conseguenze all'interno dell'area in cui si lavorano particolari sostanze chimiche.

Nella serata di ieri intorno alle 21.00 un calo della tensione dell'energia elettrica pare sia stata la causa che ha fatto scattare il "sistema di sicurezza" all'interno del petrolchimico.

Nella pratica, il sistema di sicurezza del petrolchimico prevede che in casi di pericolo o di situazioni di emergenza tutta la produzione delle materie chimiche venga "bruciata" nelle candelle sparse a sud-est di Brindisi, a poche centinaia di metri dal centro abitato.

L'ultima "fiaccolata" documentata è stata ai primi di luglio, i bagnanti lungo la costa avevavo potuto ammirare le fiamme alte oltre 20 metri, visibile a decine di chilometri di distanza, che annunciavano l'ennesima entrata in funzione del "sistema di sicurezza".
La frequenza con cui detto "sistema automatico di sicurezza" entra in funzione nell'impianto di Brindisi fa pensare che in realtà questa non sia l'eccezione al modo di operare.
Un "sistema di sicurezza" entra in funzione ogni volta che esiste un pericolo reale e questo a Brindisi negli ultimi mesi è successo troppe volte.

Anche 4 anni fa il sistema di sicurezza entrò in funzione per un calo di energia elettrica: