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S. Pietro V.co, Da lunedì il Corso della Fondazione “Museo Enologico Giorgiani”



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S. Pietro V.co, 25/08/2008

Da lunedì il Corso della Fondazione “Museo Enologico Giorgiani”

Mercoledì 27 agosto, alle ore 11, presso Palazzo Granafei – Nervegna, avrà luogo una conferenza stampa di presentazione del “1° Corso estivo internazionale dal tema “Il vino. Tecnologia, antropologia, linguistica, archeologia industriale, salute” che si terrà dal 1° al 5 settembre a San Pietro Vernotico e a Mesagne.
Il Corso è organizzato dalla Fondazione “Museo Enologico Ercole Giorgiani” e si propone di offrire - a un selezionato numero di studenti europei - un approccio modulare, multidisciplinare ed itinerante sulla cultura del vino attraverso una interessante esperienza di vacanza-studio, in una realtà territoriale vocata alla produzione enologica di qualità.
La durata è di cinque giorni, e comprende lezioni frontali antimeridiane, incontri seminariali serali, visite tecniche, momenti di svago e confronto diretto con docenti di prestigiose Istituzioni scientifiche europee.

La Fondazione Museo Enologico “Ercole Giorgiani” è stato il risultato ultimo di una forte volontà, da parte della Famiglia Giorgiani ed in particolare di Pietro e delle figlie Maria Rosaria e Marcella, di dare memoria all’impegno del nonno Ercole (padre di Pietro), che con la sua caparbietà ha saputo guidare per primo la nascita di un percorso vinicolo.
Pietro si è fatto sagace successore delle attività del nonno Ercole e promotore a sua volta, di una trasformazione vincente che ha portato alla creazione dell’Azienda attuale: le Cantine Santa Barbara.
Maria Rosaria e Marcella rappresentano la terza generazione della Famiglia Giorgiani che si avvicendano nella conduzione delle Cantine Santa Barbara, prestigiosa azienda del Salento, capace di portare nel mondo milioni di bottiglie di prodotto di eccellenza.
Da sempre profondi conoscitori della vite e dei suoi frutti, i membri di questa famiglia si sono dedicati con passione, di decennio in decennio, al rispetto della tradizione vitivinicola. Negli anni più recenti, Pietro, presidente ed enologo delle Cantine Santa Barbara, ha nobilitato, selezionando e mettendo a punto la vinificazione di un’uva particolare, ormai dimenticata dai più, il susumaniello, vitigno autoctono di Brindisi.
La predilezione per il vino e le sue tradizioni, che nel Salento sono millenarie, ha reso quasi obbligatorio “investire” in cultura del vino, ed è per queste ragioni che le Cantine sono divenute la sede più appropriata della Fondazione Museo Enologico “Ercole Giorgiani”, un motore di cultura presieduto anch’esso da Pietro Giorgiani.
Proprio il contatto col mondo vitivinicolo nazionale ed internazionale ha persuaso Pietro e le figlie ad investire nella cultura, nella convinzione che la rivalutazione delle tradizioni non può basarsi solo su fenomeni transitori, legati ad una conoscenza superficiale, ma che ciò deve avvenire in funzione di solide basi scientifiche su cui costruire ulteriori percorsi di sviluppo. Questi a loro volta motore di sviluppo qualitativo e tali da permettere agli appassionati, agli studiosi ed ai turisti di accostarsi al nostro territorio con l’attenzione che merita, potendosi collegare con gli aspetti di una storia millenaria che ci caratterizza e ci avvolge.
La Fondazione è il risultato di un felice incontro della Famiglia Giorgiani con il prof. Mario De Matteis ed il prof. Giancarlo Colelli. Essi hanno colto la volontà della Famiglia Giorgiani di lavorare per il recupero delle tradizioni del territorio e hanno saputo incanalare questa volontà verso un percorso prestigioso che ha attratto membri eminenti della cultura nazionale, di rilievo internazionale, che costituiscono oggi l’attuale Comitato Scientifico.
La Fondazione ha preso vita sul finire del 2005 ed è stata presentata al pubblico nel maggio 2006, durante una manifestazione: “Fondazione Museo Enologico Ercole Giorgiani – Motore di sviluppo del territorio – Giornata di studio”, svoltasi presso le Cantine Santa Barbara, con gli interventi del prof. De Matteis e del dott. Cosimo Lacirignola .
L’attività della Fondazione è stata da subito incentrata su una visione ampia, che consapevolmente è voluta uscire dal contesto locale limitato, tant’è che la I Giornata di studi svoltasi il 10 marzo 2007, è stata rivolta ad una scoperta archeologica del territorio di Fasano. L’iniziativa dal titolo: Indagini archeologiche nella masseria Seppannibile Grande in territorio di Fasano, durante la quale la prof.ssa Giulia Bertelli, dell’Università di Bari, ha illustrato le interessantissime scoperte effettuate nella masseria, è stata l’occasione di confronto con un contesto più esteso.
La II giornata di studio del 26 maggio 2007, è stata un’altra appassionante iniziativa, durante la quale la prof.ssa Immacolata Tempesta e la dott.ssa Daniela De Salvatore hanno coinvolto l’attento pubblico sulle “parole del vino”. La serata è stata caratterizzata poi dall’intervento della prof.ssa Patrizia Resta sui saperi tradizionali nella memoria, durante il quale si è “lavorato” con i ricordi dell’uditorio.
Infine, la III giornata su Industria Alimentare e patrimonio industriale in Terra d’Otranto, moderata dal dott. Michele Peragine (giornalista RAI). Coinvolgente serata durante la quale l’arch. Antonio Monte, assieme alla dott.ssa Valentina Pennetta e dott.ssa Anna Maria Stagira, hanno relazionato sul lavoro di studio fatto sugli stabilimenti oleari, vinicoli e le distillerie del Salento, e il prof. Renato Covino (Presidente Nazionale IPAI) e l’assessore della Provincia di Lecce, Salvatore Capone, hanno portato il loro contributo sul ruolo delle Istituzioni e dell’associazionismo per la salvaguardia del patrimonio archeologico industriale. Durante la stessa iniziativa venne inaugurata l’esposizione della mostra, poi tenuta a disposizione del pubblico per tutto il mese di giugno, curata dal prof. Renato Covino, dalla dott.ssa Angela Marinazzo, dall’arch. Antonio Monte e dalla dott.ssa Anna Maria Stagira, e messa a disposizione dalla Provincia di Brindisi, dal titolo: Il patrimonio industriale della Provincia di Brindisi.
Durante questi anni si è provveduto anche ad acquistare e recuperare innumerevoli cimeli che andranno esposti nel Museo, il quale avrà sede presso le Cantine Santa Barbara. Attraverso la collaborazione con le Università e l’IBAM-CNR si è già proceduto ad una schedatura scientifica del materiale ed è in corso di progettazione e allestimento lo stesso Museo. Oltre ai reperti della tradizione vitivinicola, sarà messo a disposizione dei visitatori e degli studiosi anche dell’altro materiale bibliografico, frutto di lasciti avuti dalla Famiglia Barbino e dal compianto sacerdote don Vincenzo Morroi.


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