Brindisi, 28/08/2008
Incidenti ZI e sopralluoghi: Adriatica Maceri senza regolare autorizzazione
Ultimo sopralluogo questa mattina della Commissione di esperti guidata dal Presidente della Provincia di Brindisi, Michele Errico, che ha visitato il capannone condotto dalla Adriatica Maceri interessato nei giorni scorsi da un incendio le cui cause sono ancora al vaglio degli inquirenti.
Durante il sopralluogo la Commissione provinciale ha incontrato la sig.ra Monica Santoro legale rappresentante della Maceri Adriatica, l’avvocato della ditta Oreste Nastari e l’avvocato Francesco Musci, curatore fallimentare della ditta LIECI proprietaria del capannone.
Dalle informazioni assunte nel corso dell’incontro e dall’esame della prima documentazione prodotta è stato accertato che l’azienda è risultata carente del certificato antincendio, pur richiesto dai responsabili dell’azienda, ma non rilasciato da due anni. Pertanto è risultata non valida l’autorizzazione fornita all’epoca dalla Provincia poiché subordinata al rilascio del certificato antincendio. L’azienda in questi ultimi due anni ha lavorato senza regolare autorizzazione.
Per quanto riguarda l’incidente accaduto il 18 agosto scorso la ditta ha dichiarato che sono stati bruciati una quantità considerevole di materiale ed è andato in fumo anche il registro di carico e scarico. La Commissione ha verificato che si trattava soprattutto di polietilene e quindi si esclude che l’incendio possa aver interessato un grosso quantitativo di PVC.
Per questo motivo è stato accertato che durante l’incendio sono stati sprigionati nell’area materiali di diverso tipo tra cui il benzene.
Inoltre la Commissione ha verificato che anche in questo caso dopo l’incendio non è stata avvisata l’ARPA che è l’unico ente deputato alla verifica della qualità dell’area e, nel caso specifico, se il quantitativo di benzene sprigionato avrebbe potuto arrecare disagio alla popolazione.
La proposta finale del Presidente Michele Errico è che la pianificazione della sicurezza deve riguardare la situazione dell’intera area industriale con la partecipazione di tutti gli enti e delle aziende che si potranno riunire in un consorzio al fine di creare un perimetro chiuso della zona industriale, recintando l’area in modo tale da controllare tutti gli accessi, verificare tutte le autorizzazioni per garantire in ogni momento la sicurezza delle aziende.
COMUNICATO STAMPA AMM.NE PROVINCIALE DI BRINDISI
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