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Brindisi, Michele Di Schiena per Errico presidente



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Brindisi, 19/06/2004

Michele Di Schiena per Errico presidente

Pubblichiamo integralmente una nota del giudice Michele Di Schiena a sostegno della candidatura del Notaio Michele Errico alla presidenza della Provincia di Brindisi.

E' IL MOMENTO DELLA RESPONSABILITA'
Un assetto dell'economia locale modellato su interessi estranei a quelli delle nostre popolazioni, un industrialismo selvaggio che ha devastato l'ambiente senza creare sviluppo e lavoro, la riduzione della politica a pura gestione del potere che ha visto l'alternarsi di maggioranze e di opposizioni contrapposte nella lotta per l'acquisizione delle leve di comando ma sostanzialmente convergenti nelle scelte che hanno fatto di Brindisi una terra di conquista al servizio di poteri forti e di potentati economici, un pullulare intorno alle amministrazioni di affaristi e faccendieri impegnati nella spartizione di appalti e di prebende dentro il quadro di una consolidata e permanente "questione morale" solo in alcuni casi emersa come "questione penale": è questa la grave situazione alla quale occorre subito por mano per un effettivo mutamento dei metodi e degli obiettivi di governo.
Nei mesi scorsi molti di noi si attendevano risposte politiche più coraggiose, più partecipate e più corali. Ma forse era pretendere troppo nei tempi brevi imposti dalla consultazione elettorale amministrativa. Va quindi preso atto della realtà confidando negli sviluppi positivi che può ancora avere la domanda di un radicale "cambiamento di rotta" per come si è levata e continua a levarsi dal "popolo progressista" nelle sue diverse espressioni, radicali e moderate, laiche e cattoliche. Una domanda che, in una situazione oggettivamente difficile determinata dal traumatico epilogo dell'esperienza dell'ex sindaco Antonino, ha fatto registrare il 13 giugno risultati (anche per il Comune di Brindisi) complessivamente incoraggianti che, col ballottaggio della Provincia del 26 e 27 giugno, possono assumere connotati più chiaramente positivi.
Ma proprio in questa ottica, guardando soprattutto agli interessi di Brindisi e del suo territorio, c'è da chiedersi con viva preoccupazione cosa accadrebbe se il 27 giugno risultasse eletto a Presidente della Amministrazione provinciale il senatore Curto. Il futuro della nostra città e della nostra provincia verrebbe totalmente ed esclusivamente consegnato nelle mani della destra che potrebbe esercitare a suo piacimento i poteri rivenienti dal pieno controllo di tutte le istituzioni che possono decidere il nostro destino: il governo centrale guidato da Berlusconi, la Regione Puglia guidata da Fitto, il Comune di Brindisi affidato a Mennitti e la Provincia in ipotesi al senatore Curto. Poteri quindi illimitati a vantaggio di una destra industrialista che perpetuerebbe, probabilmente aggravandolo, l'attuale assetto dell'economia locale estendendo il degrado ambientale e rigettando nei fatti la domanda di un nuovo modello di sviluppo capace di produrre lavoro in condizioni di vivibilità e di sicurezza.
E' un errore questo che gli elettori non devono assolutamente commettere perché con la vittoria al Comune dell'on.le Mennitti si appalesa più che mai l'esigenza di riequilibrare in qualche modo i poteri in questione affidando al centrosinistra la responsabilità dell'Amministrazione provinciale, anche in linea con quanto è avvenuto e sta avvenendo nell'intero Paese e segnatamente nella nostra Regione. Un riequilibrio da operare chiamando a dirigere la Provincia un uomo, il notaio Michele Errico, che in questi anni ha avuto un ruolo critico di primo piano nella politica locale e che è stato protagonista di importanti battaglie civili e sociali per la moralizzazione della vita pubblica e la difesa dell'ambiente. Un riequilibrio che potrebbe costituire garanzia per tutti contro egemonie ed eccessi favorendo anche un utile confronto tra gli opposti schieramenti e forse, nell'interesse superiore della nostra terra, la loro collaborazione su temi specifici pur nella diversità delle strategie e degli obiettivi di fondo.
Ecco perché questo non è il momento della indifferenza e delle distrazioni ed ancor meno delle prese di distanza determinate da possibili delusioni o disappunti personali. Questo è il momento della responsabilità che gli elettori devono lucidamente esercitare chiamando il 26 e 27 giugno lo schieramento progressista ed il notaio Errico alla guida dell'Amministrazione provinciale di Brindisi.
Brindisi, 19 giugno 2004
Michele DI SCHIENA


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