Brindisi, 20/09/2008
Area Vasta: descrizione, organizzazione e visione strategica
DESCRIZIONE
Nel 2005, il Comune di Brindisi promuoveva la candidatura del nostro territorio per l'attribuzione di fondi destinati alla Pianificazione Strategica, messi a disposizione dal Governo Nazionale (delibera CIPE 20/2004), condividendo così il nuovo metodo suggerito dalla Regione Puglia per la spesa dei Fondi Comunitari 2007-2013: quello, appunto, della Pianificazione Strategica d'Area Vasta.
Quello di “Area Vasta” è un concetto emergente, di fondamentale importanza non solo per la riorganizzazione del territorio ma anche per i rapporti tra gli Enti locali.
L'Area Vasta individua un territorio al quale si intenda riconoscere un modello di sviluppo unitario, sia pure articolato nell'ambito di diverse sfaccettature identitarie e vocazionali, alla luce (e in forza) di una ponderata omogeneità del tessuto sociale, economico-produttivo, storico, antropologico e naturale.
Con la pianificazione di Area Vasta si è introdotto un metodo che, facendo leva su coinvolgimento, partecipazione, trasparenza, informazione, identità territoriale, condivisione, ha portato 19 comuni della Provincia di Brindisi a pensare strategicamente, nel lungo periodo, ai futuri scenari di sviluppo del proprio territorio.
Un territorio che non può più essere considerato come “dato”, con confini fissi e stabiliti amministrativamente nel tempo, ma di un territorio che è il risultato di un processo partecipato tra diversi soggetti territoriali che condividono le sorti di uno sviluppo programmato.
Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Erchie, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa Susanna, Villa Castelli nonché la Provincia di Brindisi, hanno unanimemente inteso condividere questo nuovo metodo di governo del territorio.
Obiettivo è la costruzione collettiva della vision del proprio futuro, attraverso processi di partecipazione, discussione e ascolto tra i diversi attori, amministratori, cittadini e tutti coloro che vorranno prendere parte alla programmazione di Area Vasta.
ORGANIZZAZIONE
Il 12 settembre 2007, nella sede del Comune di Brindisi (ente capofila), alla presenza dei rappresentanti di 19 comuni della la Provincia Brindisina (ad esclusione del comune di Cisternino che, per autonoma scelta, è aggregato ad un'altra area), si è ufficialmente costituito, attraverso una Convenzione (ai sensi dell'art.30 del D.Lgs 267/2000) l'Organismo di coordinamento interistituzionale, finalizzato all'elaborazione e redazione del Piano Strategico e del Piano di Mobilità dell'Area Vasta Brindisina.
Per la gestione dell’intero ed articolato processo di pianificazione, la Convenzione individua due livelli di organizzazione e di responsabilità, e cioè uno funzionale:
- il «Comitato dei Sindaci Brindisi 2013»
ed uno strumentale di assistenza e servizio:
- l'«Ufficio del Piano Strategico e del Piano della Mobilità».
Ruolo di coordinamento tra gli Enti locali, cui partecipa la Provincia di Brindisi, al fine di raccordare ed armonizzare la pianificazione strategica dell’Area Vasta Brindisina con gli strumenti di pianificazione territoriale di competenza della stessa Amministrazione provinciale, è affidato alla «Cabina di Regia».
E’ assicurata la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali interessati al processo di formazione ed elaborazione del documento di programmazione strategica, attraverso la consultazione del «Partenariato Istituzionale» e del cosiddetto «Partenariato economico-sociale», al quale fanno capo i cittadini (primi destinatari delle scelte operate con la programmazione strategica) e tutti gli attori del territorio, dalle forze economico-produttive, ai rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali, alle associazioni culturali e da chi opera nel terzo settore.
Le attività gestionali, necessarie al funzionamento degli organi ed organismi, sono assicurate dall’«Ufficio del Piano Strategico e del Piano della Mobilità».
VISION - DALL'EUROPA DELLE REGIONI ALL'EUROPA DELLE CITTÀ
Uno degli aspetti caratterizzanti della pianificazione strategica, rispetto ad altre forme tradizionali di pianificazione, sta infatti nell'intendere il territorio come una matrice di progetti, anziché come una dotazione statica di risorse (abitanti, territorio, infrastrutture).
Negli ultimi anni si è affermato un nuovo modo di leggere e rappresentare il territorio, più in termini di nodi e di connessioni che di strutture statiche e cristallizzate.
L'Area Vasta Brindisina svolge il suo processo di pianificazione nell'ottica (vision) di organizzare e facilitare le connessioni tra le città intese come nodi di una rete, talché ciascuna possa posizionarsi entro uno scenario più ampio rispetto a quello che da sola potrebbe avere.
Ciò allarga la visione attuale, consente di costruirne di nuove e permette al cammino di ciascuna città di accrescere i propri obiettivi, acquisire una maggiore massa critica e un peso specifico superiore.
In Europa esistono oggi più di cinquanta reti di città, in cui si associano città diverse unite da elementi comuni di specializzazione produttiva (per esempio, le città marittimo-portuali), culturale (per esempio, le città d'arte), territoriale (per esempio, le città di confine), o da vocazioni che si vogliono mettere in comune (per esempio, le città dello sviluppo sostenibile).
COSTRUIRE UNA RETE DI CITTÀ, competitive e messe in collegamento tra loro, è l'obiettivo che occorre cogliere con l'intento di responsabilizzare le città e stimolare una maggiore attenzione verso le opportunità europee. Si punta così a seguire le linee guida tracciate dalla Commissione Europea, che invita le regioni a dar vita a uno sviluppo policentrico che veda i suoi vertici nelle città.
Il modello delle reti di città rappresenta, inoltre, una possibile risposta di grande interesse al fenomeno largamente negativo della città diffusa, emerso anche in Italia a partire dai Settanta.
Laddove vi è un marcato policentrismo di piccoli centri urbani, si è assistito a una proliferazione nelle estensioni delle aree urbanizzate miste ad aree artigianali e industriali. Anche in questo caso una possibile linea di evoluzione potrebbe essere affidata alla creazione di strategie di rete tra gli attori locali, che permettano di transitare dal modello della città diffusa al modello delle reti di città.
Fonte: documentazione Area Vasta Brindisina
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