Brindisi, 29/09/2008
Allarme SWAP: Albano (PD) vuol vederci chiaro
Vincenzo Albano, consigliere del Partito Democratico al Comune di Brindisi vuole vederci chiaro sulla questione SWAP.
Dopo l'interrogazione rivolta al sindaco nel mese di giugno rimasta senza risposta ripropone l'argomento perchè l'indice ha superato il limite del 5,25% oltre il quale il contratto prevede una penale del 2,10%.
Albano, che considera "urgente provvedere alla risoluzione del contratto per evitare guai peggiori come sta succedendo a molte altre parti d'Italia", ha inviato un comunicato stampa che riportiamo integralmente di seguito:
In questi giorni, nel più assoluto silenzio e forse nella indifferenza della Amministrazione Comunale e della maggioranza che sostiene il sindaco di questa città, il tasso internazionale Euribor a sei mesi ( 30/360) è salito alla quota del 5,25%.
Si è raggiunto quel limite che fa entrare in gioco la scommessa, inserita in nei prodotti di finanza derivata (Swap) sottoscritti dal nostro comune, che può pesare nelle casse comunali del valore corrispondente alla penale del 2,10 % di interessi in più, rispetto a quelli di mercato, su quei 25 milioni di euro di capitale che è stato preso a riferimento della scommessa.
Le prospettive non sono rosee. Da oggi il problema comincia a diventare più difficile. Ne è presumibile una inversione di tendenza agli attuali rialzi, perché la Banca Centrale Europea, per contenere l’inflazione, sarà costretta a innalzare o a mantenere alti i tassi di interesse.
Da domani si può perdere sul serio, somme che possono diventare ben più consistenti di quei 700.000 euro che, fino a poco tempo fa, costituivano il saldo negativo comunicato dalla Banca.
Basta fare quattro semplici calcoli per comprendere che continuiamo a perdere.
A nulla sono valsi i miei richiami, lanciati per tempo, sulla necessità di eliminare dal portafoglio del comune questi prodotti di finanza derivata ad alto rischio, di disfarsene, di risolvere anticipatamente il contratto.
Parole gettate al vento: niente di niente, tutto tace, non è stata nemmeno interessata la commissione comunale competente, malgrado i richiami del collegio dei revisori.
Un silenzio ed una inerzia che forse nascono dal fatto che le eventuali perdite non vanno contabilizzate in bilancio per i prossimi 15 anni, anche se il problema esiste e può aggravarsi.
Infatti, la resa dei conti, di questi prodotti finanziari, che sono stati definiti da alcuni autorevoli addetti ai lavori, fra i quali un nostro ex Ministro dell’economia, “ armi di distruzione di massa” o “droghe pesanti”, è rimandata al 2022, quando le perdite dovranno essere messe all’incasso in un’unica soluzione.
Se non si interviene, si scaricheranno sui nostri figli, sulla futura generazione, le difficoltà di dover far fronte alle eventuali perdite, che potrebbero essere consistenti, con un aumento delle tasse e una diminuzione dei servizi, per pagare ad una banca i frutti perversi di una scommessa.
Alla fine di giugno 2008, con una interrogazione, ho già posto alla attenzione del sindaco questo argomento, proponendo alcuni quesiti, per avere informazioni sulla situazione, ma anche per appagare l’esigenza di trasparenza reclamata dall’opinione pubblica, allarmata dalle polemiche che infuriavano in tutta l’Italia.
Quesiti che, stante l’attuale situazione dei mercati finanziari, non possono rimanere ulteriormente senza risposta.
Al Sindaco fa senz’altro carico il dovere e la responsabilità di fornire chiarimenti sull’ andamento di questi prodotti finanziari, sul loro valore di mercato, ma, principalmente, se ritiene che il mantenimento degli stessi nel portafoglio comunale, oltre a corrispondere al principio della sana e buona amministrazione, non comporti il rischio della perdita di cospicue risorse della collettività.
Altrimenti, e forse meglio, per evitare guai maggiori, come sta succedendo a moltissimi comuni italiani, alcuni dei quali perdono attualmente diversi milioni di euro, non resta che attivarsi, senza ulteriore indugio, per accertarne il costo della risoluzione, utilizzando, prima che si esaurisca del tutto, parte di quell’avanzo di bilancio di cui tanto si parla e che va subito accantonato per l’evenienza .
In nome della vera e buona amministrazione, non condizionata da risibili esigenze elettorali.
Vincenzo Albano
Consigliere Comunale
Partito Democratico
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