Brindisi, 29/09/2008

Sen. Caforio (Idv) con Vendola: "c'è un serpente che rialza la testa"

Ha ragione il presidente Vendola quando parla di un serpente che sta alzando la testa e sarebbe opportuno che chi è incaricato della sicurezza del nostro territorio ponesse in atto misure idonee a contrastare questi segnali che non ci lasciano per niente tranquilli.
Ormai non ci sono dubbi, questi atti di intimidazione contro quegli amministratori e politici che stanno svolgendo in modo trasparente il loro operato sono all’ordine del giorno.
Dalla Capitana a Santa Maria di Leuca è un susseguirsi di intimidazioni; ultimo in ordine di tempo ad Ugento dove don Stefano che ha osato chiedere a gran voce giustizia per il consigliere provinciale dell’Italia dei valori, è stato minacciato di morte.
È ora che lo Stato, le Istituzioni tutte prendano coscienza che il problema è diventato molto serio e che occorre agire prima che esso si incancrenisca.
Il recente passato, nel quale la Sacra Corona Unita mise in ginocchio la nostra regione incuneandosi nei gangli operativi del malaffare, non può essere facilmente dimenticata.
Tornando al serpente di cui parla il presidente Vendola, può ritornare, i segnali ci sono tutti, quindi è urgente che le Istituzioni tutte, a qualsiasi livello, pongano in essere tutte le misure per tagliargli la testa.

COMUNICATO STAMPA SENATORE GIUSEPPE CAFORIO