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Brindisi, Deteneva in casa animali esotici senza documentazione, denunciato



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Brindisi, 10/10/2008

Deteneva in casa animali esotici senza documentazione, denunciato

Nella mattinata di ieri è stata presentata alla Procura della Repubblica un’informativa a carico di P.F. sessantenne di Brindisi,resosi responsabile del reato di cui all’art. 1 delle legge 150/92 e successive modificazioni avendo detenuto, presso la sua abitazione, due esemplari viventi di Dumerlis Boa privi della prevista documentazione.

Accadeva che personale di questa Sezione Volanti, unitamente ad una squadra di pronto intervento del corpo Forestale dello Stato appartenente al servizio territoriale Cites (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione) e con l’ausilio di un medico veterinario del locale Dipartimento di Prevenzione, eseguiva un sopralluogo nell’abitazione del sig. P. F..
Sul lastrico solare dell’immobile, in pieno centro cittadino, si rilevava la presenza di un vano delle dimensioni di circa metri 2x3 al cui interno, in altrettanti terrari, si accertava la presenza di 8 rettili di diverse specie, e per i quali, per legge, era prevista certificazione attestante la loro provenienza. Verificata da parte del medico veterinario l’idoneità igienico sanitaria dei luoghi, si procedeva all’esame della documentazione relativa agli animali in parola, ed in esito l’interessato produceva per sei esemplari certificazioni ritenute dal personale specializzato presente conforme alla normativa.

Invece, per due esemplari viventi di Boa della specie dumerlis, il prevenuto esibiva 2 certificati aventi lo stesso numero seriale ed apparentemente emessi dallo stesso allevatore, presumibilmente di nazionalità olandese, con uguale sottoscrizione per la stessa specie Dumelis Boa.
Una più attenta disamina dei documenti consentiva però di accertare che uno dei due era in originale con relativo timbro a secco, mentre l’altro da un’accurata visione si constatava che era una fotocopia a colori, sprovvisto del predetto timbro. Nella fattispecie si rilevava altresì che i due certificati avente lo stesso numero, riportavano le due date di nascita dei due animali, il primo nato il 27/07/2000 ed il secondo il 27/07/2002, mentre il numero di microchip presumibilmente installati sugli esemplari era sempre lo stesso.
Sul posto, il personale del Dipartimento di Prevenzione, pertanto provvedeva tramite apposito apparecchio, alla rilevazione dell’effettivo numero di microchip impiantato sui corpi degli animali, riscontrando solo su uno di essi un numero comunque non corrispondente a quello riportato sui certificati anzidetti, dato per il quale si ravvisava subito la violazione delle legge enunciata. Atteso quanto sopra, in considerazione delle diverse incongruenze di carattere documentale non esaurientemente spiegate dell’interessato, si procedeva a perquisizione domiciliare.

A seguito dell’attività di p.g. venivano rinvenuti infatti numerosi certificati attestanti la provenienza di alcuni esemplari di rettili pure protetti, ma asseritamente deceduti, e pur tuttavia ancora in possesso del personaggio e mai consegnati al Servizio territoriale Cites, come invece previsto dalla normativa , certamente nota al prevenuto. Inoltre, si reperivano nell’abitazione alcuni prestampati in bianco necessari per attestare la lecita provenienza di esemplari protetti, intestati ad un cittadino nord europeo , persona però del tutto sconosciuta all’interessato, ed in relazione ai quali questi non era in grado di fornire elementi utili circa l’effettivo uso previsto, come non spiegava neanche il rinvenimento di un elenco di animali con i rispettivi prezzi di acquisto o vendita. Da ultimo, veniva anche rinvenuta un terrario esterno una piccola tartaruga della specie Testudo Hermani, anch’essa priva della necessaria documentazione.

Pertanto, attesi gli indizi emersi nel corso della descritta attività investigativa, i due boa e la tartaruga sono stati sottoposti a sequestro penale con il loro conseguente affidamento all’interessato, in attesa di trovare struttura una nursery idonea per l’accoglimento, mentre i documenti descritti sono stati inviati all’ A.G. per le valutazioni investigative ritenute del caso.

COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI
Ufficio Prevenzione Generale & Soccorso Pubblico
SEZIONE VOLANTI


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