Ning Bo, 17/10/2008
Missione in Cina: grandi prospettive di crescita per il porto di Brindisi
Il territorio della provincia di Brindisi risulta sempre più strategico nello sviluppo dei traffici commerciali che interessano il Mar Mediterraneo. Lo si evince con chiarezza dal grande interesse manifestato dalle autorità di Ning Bo, la città che ospita il secondo porto della Cina e che si pone l’obiettivo di potenziare i collegamenti marittimi con l’Europa.
La delegazione brindisina, recatasi in Oriente con una delle missioni economico-istituzionali organizzate dall’Ufficio unico del PIT 7 – Provincia di Brindisi nell’ambito del progetto “The Near East”, è composta, tra gli altri, dall’Assessore provinciale alle Politiche Comunitarie Lorenzo Cirasino, dal Direttore dell’Ufficio porti e aeroporti della Regione Puglia Carlo Dellino, dal Presidente dell’Azienda speciale della Camera di Commercio di Brindisi Cosimo Convertino e dal responsabile delle politiche di internazionalizzazione della Camera di Commercio di Brindisi Giuseppe Marchionna, ed è guidata dall’europarlamentare, nonché componente della Commissione Unione Europea-Cina, Gianni De Michelis.
Nel corso degli incontri svoltisi in giornata con i massimi rappresentanti della Municipalità di Ning Bo, dell’Autorità Portuale e del Terminal containers di tale porto cinese, è emerso con chiarezza che proprio Brindisi, nell’ambito di un più vasto sistema trasportistico della Puglia ed utilizzando una favorevole congiuntura internazionale, ha concrete opportunità di inserirsi nel traffico internazionale di containers, utilizzando la sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo ed anche la facilità di collegamenti con altri scali come quello di Taranto e con una complessa rete ferroviaria e stradale. Così come non va trascurata la vicinanza con nuovi mercati mondiali come quelli dei paesi dei Balcani con cui Brindisi è naturalmente collegata attraverso il Corridoio trans-europeo numero otto. Ed a dimostrazione dell’interesse suscitato dall’offerta proposta dalla delegazione brindisina va detto che all’incontro con i dirigenti del terminal containers hanno partecipato anche i massimi rappresentanti cinesi dei più importanti vettori mondiali. Il riferimento è alla “Evergreen”, alla Cosco, all’APL, alla China Shipping, alla CMA ed alla Maersk.
Si è trattato, come è facilmente immaginabile, di un primo contatto a cui dovranno far seguito degli approfonditi studi di fattibilità, ma da parte di queste società che movimentano decine di milioni di TEU l’anno è stato manifestato grande interesse, anche per il potenziamento della dotazione infrastrutturale inserita nei progetti dell’Autorità Portuale di Brindisi che consistono nel creare un terminal containers (capace di movimentare tre milioni di TEU) nell’ambito di un sostanziale e progressivo spostamento del porto commerciale nei nuovi ambiti portuali che, come è noto, partiranno dalla diga di Punta Riso per giungere sino a Cerano, con ulteriori tredici chilometri di costa, oltre due chilometri e mezzo di nuove banchine e aree retroportuali per un milione e mezzo di metri quadrati. L’Ente portuale brindisino, tra l’altro, proprio in questa occasione ha fatto recapitare un invito ufficiale alle autorità di Ning Bo a visitare la struttura e quindi a verificare la fattibilità di proficue ed immediate forme di collaborazione commerciale.
“Grazie a questa visita istituzionale, ai filmati visionati, alle cartografie ed ai progetti che ci sono stati illustrati – ha affermato il direttore del porto di Ning Bo, Gong Liming – abbiamo potuto constatare che effettivamente si possono aprire le porte ad una collaborazione con il territorio di Brindisi e, più in generale, con il sistema portuale pugliese. Studieremo cosa può interessarci, il reale interesse di mercato e tutto ciò che è collegamento al traffico di merci”.
Ning Bo movimenta attualmente oltre tre milioni settecentomila TEU l’anno e fa registrare un tasso di crescita annuo non inferiore al 20%.
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