Brindisi, 20/10/2008
Per Legambiente necessario approvare Piano della Costa
La cosiddetta “guerra della sabbia” sembra essersi finalmente risolta. Senza vinti né vincitori. Il prelievo della sabbia dovrebbe effettuarsi da giacimenti diversi da quelli dei fondali di Punta Penne.
Il rischio – ora – è che torni in secondo ordine o addirittura nel dimenticatoio il reale problema di prevedere una seria programmazione degli interventi contro l’erosione e i cedimenti della falesia e quelli volti alla tutela complessiva dell’area costiera che va da Materdomini ad Apani, per i quali pare esistano i relativi finanziamenti.
Altro problema connesso è quello che deve portare le Istituzioni all’approvazione del piano della costa, in ottemperanza a quello regionale, di recente approvato, e in accordo con esso. Sarà forse scomodo affrontare il problema in vista delle prossime elezioni, ma la mancanza di un piano organico impedirà – come fin’ora è avvenuto – di avere certezze sull’uso sostenibile del territorio e sulla conseguente possibilità di investire in attività turistiche davvero “chiare”, e che non siano solo speculazioni edilizie. Inoltre si potrà consegnare ai cittadini un litorale fornito di spiagge libere, attrezzate con il minimo di servizi, atte a farne un luogo di balneazione vicino alla città.
Infine – ma non per questo meno importante – è da sottolineare la recente consegna all’Autorità Portuale dell’intera costa sud, fino a Cerano. In quell’area vi è la zona delle “saline”, zona umida di interesse regionale. Non può essere inglobata nel progetto di un porto industriale che – piuttosto che ridurlo – tendesse all’aumento della movimentazione del carbone; sostenibilità significa armonizzare gli interessi industriali con quelli dell’ambiente. Auspichiamo che il Presidente Giurgola ne tenga conto e l’area interessata sia libera da vincoli di ogni genere e liberamente visitabile e percorribile dai cittadini, nel pieno rispetto della natura.
COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE BRINDISI
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