Brindisi, 20/10/2008
La proposta del WWF per risolvere l'inquinamento da nastro trasportatore
Il WWF Brindisi ha inviato a vari Enti Pubblici e associazioni di Categoria agricole nonché alla soc. Enel una proposta tecnica risolutiva al probabile stato di inquinamento dei terreni a ridosso del nastro trasportatore del carbone in uso alla centrale Termoelettrica “ Federico II”.
In merito a tale argomento, da tempo si prospetta la possibilità di attuare su tali terreni, tuttora oggetto d’interdizione al coltivo in seguito ad ordinanza sindacale del Comune di Brindisi , coltivazioni di carattere non alimentare ovvero coltivazioni a carattere forestale.
A tal proposito abbiamo segnalato che l’eventuale ipotesi di collocare a dimora tali coltivazioni dovrebbe comunque indirizzare l’intervento verso l’obiettivo di bonificare tali aree oltre a consentire una fonte di reddito ai proprietari dei fondi agricoli qualora questi risultassero effettivamente contaminati da elementi inquinanti.
Finalità che, riteniamo, debbano e possono essere condivisibili da tutti i soggetti interessati alla vicenda nell’interesse degli agricoltori ma anche, se non soprattutto, del territorio.
E’ ormai accertato che gli organismi vegetali sono in grado di attuare, attraverso processi chimici, fisici e biologici una detossificazione/bonifica di terreni inquinati rendendosi di fatto dei bioaccumulatori naturali di elementi organici e inorganici.
Nel complesso tale fenomeno viene identificato come “fitorimediazione” ed è applicabile attraverso l’utilizzo di diverse essenza vegetali da individuare secondo le caratteristiche pedoclimatiche dell’area oggetto d’intervento.
Pertanto proponiamo che l’eventuale messa a coltura di elementi vegetali comporti, oltre ad un aspetto reddituale per gli agricoltori, anche una forma di ripristino ambientale dell’area che avverrebbe attraverso un sistema indubbiamente non invaso, meno costoso e estremamente ecosostenibile andando a coniugare le esigenze di bonifica chieste dal territorio alle esigenze industriali della Soc. Enel ed alle necessità reddituali degli operatori agricoli.
Nel proporre tale soluzione, abbiamo inoltre segnalato che esistono già da adesso realtà tecniche produttive nel territorio di Brindisi con elevata esperienza professionale in grado di attuare dei programmi di risanamento attraverso questa tecnica e che si avvalgono del supporto tecnico di Enti di Ricerca e Università come la facoltà di agraria dell’università di Firenze il cui docente, il prof. Stefano Mancuso, è un tecnico di fama internazionale specializzato nelle problematiche attinenti questo delicato argomento.
In ultimo abbiamo espresso la nostra disponibilità ad avviare una serie di incontri sull’argomento al fine di valutarne la fattibilità.
COMUNICATO STAMPA WWF BRINDISI
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