Brindisi, 25/10/2008

Elicottero caduto: la Procura di Brindisi apre inchiesta

Disastro aviatorio e omicidio colposo plurimo. Queste le due ipotesi di reato che hanno indotto il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Brindisi, Cosimo Bottazzi, ad aprire un fascicolo d'inchiesta sul disastro dell'elicottero HH3F dell'84° CSAR di Brindisi precipitato giovedì pomeriggio in Francia.
Nella strage sono deceduti otto militari, sette dei quali di stanza al Centro Combat Search and Rescue, sito nell'aeroporto militare di Brindisi.

Intanto si fa sempre più realistica l'ipotesi che alla base dell'incidente vi sia un guasto meccanico e comincia a serpeggiare la polemica sulla manutenzione dell'elicottero, aspetto non secondario in relazione all'accertamento delle responsabilità ed alla competenza dell'azione giudiziaria.
A Brindisi si tende a sottolineare che da qualche tempo l'Agusta Westland abbia deciso di spostare nello stabilimento di Frosinone tutte le attività di manutenzione, comprese quelle relative agli elicotteri militari. Per oltre 40 anni tali tipi di lavori sono stati effettuati nella sede pugliese ed hanno costituito quell'incredibile patrimonio di risorse umane e di conoscenza partecipate che ha fatto di Brindisi l'officina più importante del mediterraneo, un patrimonio che oggi rischia di andare disperso...

Intanto i parenti delle vittime sono nella città francese di Verun per il riconoscimento delle salme. La triste procedura dovrebbe terminare stasera e domani potrebbe cominciare il rimpatrio delle salme.
I corpi dei militari saranno sistemati nella camera ardente allestita in un hangar dell'84° CSAR di Brindisi.