Brindisi, 05/07/2004
Svolto importante convegno sul porto di Brindisi
Ha riscosso un notevole successo di partecipazione il convegno promosso dalla Camera di Commercio di Brindisi sul tema “Il sistema porto - la polifunzionalità, le infrastrutture, il marketing: il ruolo strategico di Brindisi nel Mediterraneo”.
Il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Tassone è giunto a Brindisi accompagnato dal consigliere regionale Mimmo Mele ed ha ascoltato con attenzione l’introduzione del presidente dell’Ente camerale Salvatore Tomaselli, gli interventi del sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, del presidente della Provincia Michele Errico, dell’Assessore regionale ai Trasporti Pietro Franzoso, del comandante della Capitaneria di Porto Federico Crescenzi e del presidente dell’Autorità Portuale Luigi Giannini e le testimonianze del presidente dell’Assindustria Massimo Ferrarese, del presidente dello I.A.I.S. Calogero Casilli, di Giovanni Bonatesta della Federazione Trasporti e Logistica della CNA, del vice presidente regionale della Fiavet-Confcommercio Angelo Titi e di Salvatore Pinto della Compagnia Portuale.
Tra le autorità, va segnalata la presenza del prefetto Cesare Ferri, del questore Pietro Ieva, del vice presidente del Consiglio regionale Carmine Dipietrangelo, del senatore Giuseppe Specchia e dell’onorevole Giovanni Carbonella.
“Abbiamo raccolto il malessere degli operatori portuali – ha affermato Tomaselli nel suo intervento – i quali temono, a giusta ragione, che il porto di Brindisi prosegua sulla strada di un inesorabile declino. Una considerazione che parte dalle posizioni perse dallo scalo brindisino in vari settori, a partire dal traffico passeggeri che in pochi anni si è ridotto del 35%. La nostra campagna di ascolto ha avuto l’obiettivo di ascoltare le istanze di chi opera quotidianamente in banchina. Ne è venuto fuori un lungo elenco di inefficienze, ma soprattutto la consapevolezza dell’assenza di una concreta strategia di sviluppo del porto. Da qui la necessità di invertire la rotta, disegnando il futuro all’interno di scenari internazionali e quindi uscendo da una logica tutta ‘regionale’ che ci porterebbe ad un definitivo ridimensionamento. Un buon dato di partenza sarebbe quello di ottenere un reale ‘governo dei traffici’, in maniera tale da evitare che la movimentazione di combustibili finisca per soffocare tutto il resto. Quanto al rapporto con il Governo nazionale – ha aggiunto Tomaselli – ritengo che Brindisi abbia maturato un credito che adesso deve riscuotere, forte di una dignità che in passato non si è manifestata, dell’autonomia nelle scelte strategiche e dell’ambizione di poter tornare a svolgere un ruolo strategico nel bacino del Mediterraneo”.
Particolarmente rilevante il contributo fornito dagli altri intervenuti, con Mennitti che ha puntato l’attenzione sui nuovi scenari che derivano dall’allargamento dell’Unione Europea e sulla necessità di tornare a discutere in maniera concreta del porto di Brindisi, con Errico che ha riproposto il problema di realizzare un nuovo porto industriale nel tratto di mare antistante Cerano, con Franzoso che ha parlato di una imprescindibile sinergia tra i porti di Brindisi, Taranto e Bari, con Crescenzi che ha illustrato l’attuale situazione del porto di Brindisi e i vincoli imposti dal rispetto di nuove normative sulla sicurezza e con Giannini che ha richiamato l’attenzione del Governo nazionale sulla necessità di rimuovere gli ostacoli che oggi impediscono il completamento infrastrutturale del porto.
In conclusione, il Vice ministro Tassone ha posto l’accento sulla necessità di ‘fare sistema’, abbattendo logiche campanilistiche e verificando la effettiva vocazione di ogni singola strutture portuale.
Il dato più significativo, in ogni caso, riguarda la decisione del rappresentante del Governo di accogliere la proposta della Camera di Commercio di Brindisi e quindi di realizzare un ‘tavolo’ sul porto di Brindisi a cui saranno chiamati i rappresentanti dei Ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente, delle Regione Puglia e degli enti locali brindisini. “Sarà quella la sede – ha concluso Tassone – dove pianificheremo il futuro di questo porto, partendo dalle necessità del territorio e dai traffici che dovranno costituire l’asse portante dell’economia portuale brindisina”.
COMUNICATO STAMPA C.C.I.A.A. DI BRINDISI
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