Brindisi, 28/10/2008
Gemeaz mensa ospedale: i Cobas chiedono il rispetto delle condizioni di lavoro
Il Sindacato Cobas del Lavoro privato ha chiesto nelle scorse
settimane alla ditta Gemeaz ,operante all’interno della mensa dell’
ospedale Perrino, un incontro dover poter discutere della
organizzazione del lavoro .
Questo incontro è quanto mai necessario perché il piano aziendale
presenta dei punti abbastanza discutibili e in più non chiarisce i
compiti spettanti ai singoli dipendenti e come si applicano le leggi
della sicurezza sul posto di lavoro.
Fino ad oggi non solo non abbiamo ricevuto nessuna risposta ma
addirittura l’atteggiamento arrogante della Gemeaz è aumentato ,
facendo sempre più assomigliare le cucine dell’Ospedale Perrino più che
ad un posto di lavoro ad un vero e proprio carcere.
Basta protestare per qualcosa od iscriversi ad un nuovo sindacato per
vedersi penalizzata nei turni di lavoro .
Non bisogna assolutamente parlare tra colleghi , per qualche battuta
ti mandano obbligatoriamente a lavare i bagni aziendali di uomini e
donne e si potrebbe continuare ancora per molto.
Altro punto importante per il Sindacato Cobas è la applicazione della
legge riguardanti la sicurezza sui posti di lavoro , che viene evasa
continuamente a partire dalle mancate visite mediche e dalla
individuazione dei rischi .
Basti pensare che ci sono già alcuni casi che sottoporremo alla
attenzione della autorità giudiziaria per danni derivanti dalle
sostanze usate in cucina , che non sono certamente innocue.
Inoltre le attrezzature nelle cucine non sono sufficienti a sostenere
l’impatto delle lavorazioni richieste e devono essere sempre i
lavoratori a trovare le soluzioni.
La Gemeaz inoltre chiede di arrivare prima dell’inizio dell’orario di
lavoro per poter organizzare il lavoro , ma questo avviene a carico del
lavoratore che per quel tempo non viene retribuito.
E’ di questi giorni il fatto che per poter spostare il cucinato in
alcuni reparti si usano carrelli giganti spinti da una sola persona
e che per farli entrare negli ascensori ci si ammazza .
Il trasporto del cucinato per il lavoratore contiene dei rischi
perché spinge come un somaro non vedendo assolutamente nulla , con
grave rischio per le persone che incontra.
Ci sono ancora lavoratori part-time a 2 ore e 30 minuti ed a 3 ore e
20 che ogni giorno fanno un orario doppio ed a volte anche triplo , per
i quali sarebbe meglio aggiustare l’orario di lavoro .
Di tutto questo informeremo con una lettera il direttore generale
della Ausl ,dottor Rollo , a cui spiegheremo che non è possibile che la
stessa Ausl non controlli il rispetto delle gare di appalto e delle
condizioni di lavoro .
Il Sindacato Cobas proseguirà la sua iniziativa a sostegno dei
lavoratori della Gemeaz continuando a sostenere la richiesta di
incontro e cominciando a sviluppare delle iniziative di protesta.
Per il Cobas del Lavoro Privato Roberto Aprile
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