Brindisi, 31/10/2008

Assemblea Centro Ricerca Enel, Lavoratori: "ulteriormente penalizzato"

In data 28 ottobre 2008, alla presenza di Viva Salvatore, Segretario Generale della FILCEM CGIL di Brindisi e di Frattini Antonio, Segretario regionale della FILCEM CGIL Puglia, si è svolta l’assemblea degli iscritti aperta a tutti i lavoratori del Centro Ricerca ENEL di Brindisi.

La discussione si è prevalentemente incentrata sulle tematiche relative alla costituzione della nuova Divisione ENEL “Ingegneria e Innovazione”, nella quale il Centro Ricerca di Brindisi confluisce e sull’andamento dell’incontro d’avvio del confronto sindacale nazionale del 13 ottobre u.s.
I lavoratori dopo aver esaminato i contenuti delle recenti disposizioni organizzative emanate dall’ENEL e relative alla neocostituita Divisione, hanno evidenziato forte preoccupazione e disappunto perchè il Centro Ricerca di Brindisi, già impoverito di risorse, attività e progetti nel corso di questi ultimi anni, risulta ulteriormente penalizzato.

Gli impegni dell’ENEL sul territorio, relativi al rilancio e potenziamento di questa importante e strategica struttura aziendale, operante dal 1984 e che ha sviluppato ampie e consolidate competenze, a livelli di eccellenza, sulle tematiche ambientali, non trovano riscontro alcuno nei documenti organizzativi e nelle nuove strategie aziendali.
Le diverse Convenzioni, sottoscritte tra ENEL ed Enti Locali, contenevano capitoli specifici nei quali l’Azienda era fortemente impegnata a potenziare e sviluppare il Centro Ricerca per fornire un contributo importante per la soluzione delle problematiche ambientali presenti nel territorio di Brindisi.
Molte attività di Ricerca effettuate a Brindisi, pur in presenza di forti carenze di personale (Tecnici di laboratorio e Ricercatori), sulla caratterizzazione dei residui, del particolato atmosferico e sulla cattura ed il sequestro dell’anidride carbonica (CO2) contenuta nelle emissioni degli impianti industriali, hanno raggiunto risultati di estremo interesse e, in particolare per la CO2, di passare dalla fase di studio su impianti sperimentali alla realizzazione di impianti in scala industriale.
L’Enel sta realizzando, infatti, presso la centrale termoelettrica di Brindisi Federico II Cerano, il primo ed il più grande impianto industriale italiano per la cattura della C02 in grado di rimuoverne una portata di 2,5 tonnellate l’ora.

Questo è solo un esempio del forte legame strategico esistente tra il Centro Ricerca di Brindisi, gli impianti termoelettrici a carbone di ENEL Produzione e l’intero Gruppo ENEL, per il rilevante contributo delle attività di Ricerca nei confronti dell’ambiente e degli impegni di Kyoto sul fronte della riduzione della CO2.
L’assemblea dei lavoratori e la FILCEM CGIL si aspettano che l’ipotesi di riorganizzazione venga fortemente modificata dall’ENEL e che con la costituzione della nuova Divisione Ingegneria e Innovazione, si realizzi il concreto rilancio delle attività e dei progetti di Ricerca del Centro di Brindisi attivando un piano di assunzioni di giovani diplomati e laureati del territorio come più volte rivendicato dal sindacato.

COMUNICATO STAMPA CGIL FILCEM