Brindisi, 06/11/2008
Un extracomunitario denunciato per "invasione di immobili e minacce gravi"
Si è conclusa in data odierna con il sequestro preventivo di un appartamento sito in pieno centro in Brindisi, disposto dal GIP del Tribunale del capoluogo su richiesta della Procura della Repubblica, una vicenda che aveva avuto inizio qualche settimana orsono.
Era accaduto che un cittadino aveva dato in locazione allo straniero un immobile di proprietà’ ad uso abitazione. Dopo qualche tempo però, il normale rapporto contrattuale si incrinava, in quanto l’affittuario aveva iniziato a non pagare più il canone mensile ed alle reiterate richieste del proprietario a rifiutarsi poi in modo definitivo. La situazione, sino ad allora incanalata in normali alvei civilistici, iniziava ad inquadrarsi poco dopo in una ambito penalistico. Difatti, il locatario veniva raggiunto da un provvedimento di sfratto eseguito apparentemente con esito positivo, ma dopo alcune rimostranze al momento dell’esecuzione, il cittadino extracomunitario ritornava qualche ora dopo sull’immobile, sfondava la porta e vi rientrava con tutte le suppellettili riposte fuori durante lo sfratto, incurante del dispositivo del giudice civile.
Successivamente si effettuava un tentativo di ricondurlo alla ragione e di obbligarlo a norma di legge ad abbandonare l’immobile all’interno del quale si era reintrodotto, essendosi configurato per tale condotta il reato di invasione di immobili; tuttavia l’uomo assumeva un atteggiamento inaspettato che aggravava la propria posizione. Infatti invece di aderire all’intimazione datagli, si barricava in casa e inusitatamente minacciava di far saltare in aria l’immobile e tutto lo stabile facendo esplodere alcune bombole da cucina che riferiva di aver accumulato all’interno dell’appartamento. La posizione non isolata della casa oltre al fatto che l’individuo abitasse con il proprio nucleo familiare composto anche da minori, faceva desistere da qualsiasi altro tentativo, ma non impediva alla legge di fare il suo corso. Difatti la Sezione Volanti inviava in Procura una dettagliata informativa sulla base degli elementi forniti dal proprietario dell’immobile, a seguito della quale il G.N. di circa cinquant’anni, veniva indagato in stato di libertà appunto per invasione di immobili e minacce gravi. Oltre a ciò la stessa Procura richiedeva all’ Ufficio del Gip un decreto di sequestro preventivo dell’appartamento che questa mattina veniva eseguito da Agenti della Sezione Volanti e della Sezione Ordine Pubblico della Questura. Presenti all’esecuzione erano anche incaricati del Comune di Brindisi per la logistica, ma soprattutto dipendenti dell’Assessorato alle Politiche Sociali ed appartenenti dell’Ufficio Minori della Questura per gli aspetti più delicati di sostegno del nucleo familiare, ricoverato con le accortezze del caso in una struttura religiosa a spese a carico dello stesso Ente Locale.
QUESTURA DI BRINDISI
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
SEZIONE VOLANTI-COMUNICATO STAMPA
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