Brindisi, 06/11/2008
Allarme CGIL: "Brindisi rischia di perdere oltre 1000 nuovi posti di lavoro"
"Brindisi rischia di perdere oltre 1000 nuovi posti di lavoro": questo l'allarme lanciato dalla Segreteria territoriale della CGIL in una lettera aperta inviata al Presidente della Provincia di Brindisi, al Sindaco del Comune di Brindisi, alla Confindustria Di Brindisi, alla Camera di Commercio di Brindisi, ai Sindaci ed agli Enti Gestori LSU.
Di seguito ne proponiamo il testo integrale:
Carissimi,
Brindisi rischia di perdere oltre 1000 nuovi posti di lavoro.
Sarebbe questa la conseguenza per il nostro territorio a causa dello stop alle bonifiche unito alla interruzione delle politiche di stabilizzazione del lavoro precario.
Brindisi, infatti, rientra tra i territori d’Italia interessati al Programma Straordinario Nazionale a favore dei Siti maggiormente inquinati. Attingendo dalle risorse FAS 2006/7 una recente delibera CIPE del 4.08 mette a disposizione 2,8 miliardi di Euro per le bonifiche e la reindustrializzazione delle aree in questione.
La mancata definizione delle risorse economiche per Brindisi (richiesti 400milioni) e l’allungamento dei tempi per l’attuazione degli impegni già assunti (accordo di programma del 18.12.07), rischiano di far saltare i previsti investimenti di infrastrutturazione e per nuovi insediamenti produttivi che, come si può evincere dalla allegata tabella relativa alle manifestazioni di interesse presentate da numerose aziende, provocherebbero l’assunzione di 707 unità lavorative.
Inoltre, la mancata immissione in ruolo di 150 mila lavoratori della scuola ed il mancato rispetto degli impegni sottoscritti per la stabilizzazione di 120 mila precari determinerà la perdita di 240 posti di lavoro per docenti , di 100 per personale ATA, di 53 parasubordinati nella sanità e 30 vigili del fuoco precari, 110 unità negli Enti Locali.
Infine, la mancata programmazione di progetti di stabilizzazione da parte dei cosiddetti enti gestori, rischia di vanificare gli obiettivi dei fondi nazionale e regionale per gli LSU (90 milioni di euro + 10.000 euro per ogni unità stabilizzata) e la sciare gli oltre 260 L.S.U. di Brindisi (152 nella sola città capoluogo) senza nemmeno la prospettiva della misera indennità previdenziale di 400 euro.
La CGIL, considerato anche il contesto più generale della crisi che produce i suoi effetti più deleteri di esclusione ed impoverimento proprio nei territori più svantaggiati e nelle fasce di popolazione più debole e precaria, propone al Presidente della Provincia ed al Sindaco del Comune Capoluogo di convocare l’urgente riunione tra i soggetti istituzionali richiamati, gli Enti Gestori, la Camera di Commercio e le associazioni sindacali al fine di:
- produrre un documento straordinario e condiviso di indirizzo che assuma la sicurezza del e sul lavoro quale valore unificante di riferimento;
- avanzare la richiesta d’incontro con Regione Puglia e Ministeri dello sviluppo Economico e dell’Ambiente per affrontare la “specificità e priorità Brindisi “in materia di bonifiche e
rendustrializzazione con l’immediata messa a disposizione di risorse economiche certe,
- programmare le tappe vincolanti di un percorso di definitiva stabilizzazione degli LSU con un primo step che riguardi almeno il 30% dei lavoratori interessati.
Siamo certi dell’attenzione che saprete dedicare alle questioni e vi ringraziamo per quanto, a breve, saprete certamente realizzare in tal senso.
In attesa di riscontro, Vi salutiamo cordialmente.
Segreteria Territoriale CGIL
|