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Brindisi, Nuovi macchinari presso Medicina Nucleare dell’ospedale “A. Perrino”



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Brindisi, 07/07/2004

Nuovi macchinari presso Medicina Nucleare dell’ospedale “A. Perrino”

L’Unità Operativa di Medicina Nucleare dell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi disporrà a breve di due sistemi gamma camere topografiche a doppia testa a geometria variabile.
Il direttore generale dell’Ausl BR/1 Bruno Causo, nell’affermare che probabilmente già da fine agosto si potrà disporre di questa fornitura in quando il bando di gara per l’acquisto scade a fine luglio, illustra la funzionalità della nuova apparecchiatura: “La gamma camera è un’apparecchiatura per la produzione di bioimmagini in grado di fornire una rappresentazione bidimensionale della distribuzione di un radioisotopo immesso nel corpo umano e metabolizzato da un particolare organo.
In pratica, mentre in radiologia il paziente viene investito da radiazioni emesse dall’esterno da un tubo radiogeno, radiazioni che vanno ad impressionare una lastra producendo le immagini, con l’utilizzo di una gamma camera è il paziente stesso che diventa fonte di radioattività.
Le immagini, infatti, si acquisiscono direttamente dal corpo del paziente nel quale viene iniettato una sostanza radioattiva ed un’altra che la veicola nella parte che interessa, ad esempio lo scheletro, oppure i polmoni o la tiroide”.
Particolarmente soddisfatto della decisione intrapresa dalla direzione generale Ausl è chi avrà la responsabilità del funzionamento della nuova attrezzatura all’interno del proprio reparto ospedaliero.
“Stiamo compiendo certamente un grande passo in avanti e mi sento particolarmente grato, quindi, nei confronti di chi ha compreso le nostre esigenze di lavoro e quelle dei pazienti. Le immagini generate da queste nuove apparecchiature – dichiara il dottor Bernardo Scarano, dirigente dell’Unità Operativa di Medicina Nucleare - contengono informazioni sia di tipo anatomo-morfologico, sia di tipo funzionale, relative al particolare organo bersaglio prescelto.
Di qui l’importanza diagnostica di tale apparecchiatura che fornisce informazioni diverse e complementari alla radiologia convenzionale ed alle più recenti metodiche di diagnostica per immagini. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, le nuove apparecchiature sono dotate di una doppia testa, al contrario di quelle attualmente in dotazione che sono ad una testa, che consente non solo ottenere contemporaneamente immagini dell’intero corpo del paziente ma soprattutto riduce, e in alcuni casi dimezza, i tempi di acquisizione delle immagini e quindi i tempi di attesa. Il vantaggio, infatti, è che a parità di condizioni si possono visitare più pazienti e, nel contempo, ridurre il loro disagio attraverso un esame più breve. Gli attuali progressi tecnologici, inoltre, consentono una risoluzione spaziale al di sotto del centimetro che ci permette di visionare anche le lesioni più piccole”.
Le due gamma camere possono essere utilizzate per tutta la diagnostica, senza limitazioni. In particolare, una delle due apparecchiature avrà una configurazione predisposta maggiormente per la diagnosi oncologica, attraverso software dedicati. Inoltre, le immagini ricavate dalle gamma camere possono essere fuse con quelle, ad esempio, di una Tac o di una risonanza, attraverso un sistema “spect” in cui le immagini vengono riallineate secondo gli assi principali dell’organo da esaminare che può essere poi suddiviso in sezioni da analizzare. In questa maniera, oltre a migliorare la risoluzione, è possibile identificare e localizzare finanche le funzioni di vitalità di un tessuto.

COMUNICATO STAMPA AUSL BR/1


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