Bari, 13/11/2008

Piano Fenice-Cai, Maniglio (Pd): “perché Bari e Brindisi non sono aeroporti di riferimento?”

Cai Piano Fenice, Maniglio (Pd): “perché Bari e Brindisi non sono aeroporti di riferimento?” Una nota del presidente del gruppo consiliare del Pd, Antonio Maniglio.

“E l’aereo va! Il sistema aeroportuale pugliese è in buona salute, indica una crescita costante e può ulteriormente irrobustirsi. I dati esposti dal dott. Di Paola non si prestano ad equivoci: in Puglia sono aumentati i passeggeri, ci sono più collegamenti nazionali e internazionali, c’è stata un’ottima performance nella capacità di spesa dei fondi comunitari.

E ciò avviene in un quadro di difficoltà generale del sistema aeroportuale e in competizione con l’altra grande regione del mezzogiorno, la Campania. Ma mentre in sette anni la Puglia cresce del 77% la Campania si attesta su un incremento del 39%.
Di fronte a questi numeri così limpidi è davvero auspicabile che cessino le polemiche strumentali, di parte politica e non.
Se penso ai paroloni dei mesi passati sulla marginalità del Salento, sui bandi fatti su misura solo per Bari, sul declino dei nostri aeroporti perché c’era la ….nebbia viene da sorridere amaramente.

Oggi c’è la prova provata che il percorso seguito dalla regione Puglia in questi anni, a cominciare dall’ammodernamento delle stazioni aeroportuali deciso dal precedente governo, ha una sua coerenza: più servizi, infrastrutture più efficienti, potenziamento dei collegamenti.
E’ giusto, pertanto, riconoscere la bontà delle politiche messe in campo dall’assessore Loizzo e i buoni risultati raggiunti dal management AdP, a cominciare dagli efficaci bandi europei che hanno stimolato numerosi vettori a proporre nuove linee, nazionali e internazionali, da e per la Puglia.
Questo indiscutibile processo di crescita, però, può essere rimesso in discussione proprio dalla crisi Altalia.

Nel piano Fenice presentato dalla CAI Bari e Brindisi non sono considerati aeroporti di riferimento. Cosa significa questo? Che si vogliono ridurre i collegamenti? O indebolire la presenza della Puglia nel network globale?

E i crediti che vanta Aeroporti di Puglia da Alitalia, pari a circa 5 milioni di euro, che fine faranno? Ritorneranno ai pugliesi o saranno sacrificati in nome di una proposta che scarica i debiti di Alitalia sui cittadini e concede ai privati la polpa della ex compagnia di bandiera?

Auspicherei che su questi due punti, dopo aver letto e ascoltato le tante sciocchezze dette sulla crisi del trasporto aereo in Puglia, ci fosse una convergenza larga tra mondo politico e forze sociali per chiedere al governo nazionale di non scaricare su una regione dinamica e che vuole continuare a crescere i costi di un piano industriale che appare pensato per tutelare gli interessi di pochi”.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE
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