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Brindisi, Sfratti esecutivi nella zona 167 a Bozzano: protesta contro lo IACP



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Brindisi, 17/11/2008

Sfratti esecutivi nella zona 167 a Bozzano: protesta contro lo IACP

Il Comitato unitario delle famiglie della zona 167 del rione Bozzano della città di Brindisi, organizza una manifestazione di protesta per giovedì 20 Novembre con partenza alle ore 9,00 dalla sede dello Iacp, per poi spostarsi in Piazza Santa Teresa davanti alla Prefettura, dove richiederà un incontro con il Signor Prefetto.
Lo scopo della manifestazione è protestare contro i contenuti della lettera spedita loro dallo IACP in cui si parla di immediati sfratti esecutivi.
In altre parole dovrebbero lasciare l’appartamento in cui abitano da oltre 20 anni entro 30 giorni.
Tutto questo avviene ,secondo lo IACP , in applicazione alla legge regionale ex art 22 che riguarda la regolarizzazione degli abusivi presenti nelle case popolari.
Ma il Comitato obietta che le famiglie interessate allo sfratto erano allora i legittimi assegnatari di quegli appartamenti e che non è stata assolutamente colpa loro se non c’è mai stata la firma del contratto con Comune e Iacp.
Anzi , furono invitati dai politici di allora ad entrare in quelle case perché si correva il pericolo che altre famiglie non assegnatarie le occupassero.
Successivamente non fu possibile regolarizzare la situazione perché quelle case non avevano ricevuto la agibilità.
Non sappiamo se oggi quel requisito sia stato acquisito dallo IACP, requisito utile e fondamentale a sottoscrivere il contratto che oggi gli si richiede.
Alcuni anni fa però la Regione Puglia emana una legge , per alcuni aspetti positiva, che tende a regolarizzare gli abusivi che hanno occupato alloggi popolari.
La legge propone una norma in cui invita gli abusivi a pagare un arretrato che viene calcolato nella misura del 30% di quello che avrebbero dovuto pagare.
Lo Iacp applica la legge e invia nei mesi scorsi i bollettini di pagamento alle famiglie della zona 167 di Bozzano Per chi è abusivo da qualche anno la cifra è esigua , ma per gli abitanti della zona 167 di Bozzano le somme si aggirano sui 10.000 Euro.
Questi arretrati devono essere pagati obbligatoriamente secondo una formula che prevede il 50% subito ed il resto in 12 rate , pena la perdita del diritto alla casa e lo sfratto esecutivo.

La maggior parte non ha potuto aderire alla proposta per il semplice fatto che non dispone di quelle cifre.
Vedove costrette a tirare avanti famiglie , malati terminali , disoccupati , occupati che sostengono materialmente le famiglie dei figli rimasti disoccupati , precari che lavorano quando va bene 2/3 ore al giorno etc. etc….
Insomma una varia umanità che in comune ha la scarsa disponibilità economica , aggravata dalla crisi degli ultimi anni.
A questo punto le famiglie interessate allo sfratto esecutivo si sono riunite in assemblea decidendo di costituire un comitato unitario.

L’assemblea delle famiglie interessate ha deciso di fare fronte comune a questa difficile situazione convocando una pubblica manifestazione che si pone questi obiettivi:
-Regolarizzare il contratto di locazione senza essere vincolato a quel tipo di pagamento dell’arretrato , così come oggi prevede la legge.
-Chiedere allo Iacp se sono stati ottenute le dichiarazioni di agibilità degli appartamenti, cosa che aveva impedito allora la firma del contratto.
-chiedere al Prefetto la sospensione degli sfratti per motivi sociali e di ordine pubblico e di far sapere al governo che Brindisi chiede la inclusione della nostra città in quegli interventi di emergenza abitativa da cui è stata esclusa.
- incontro con la assessore regionale Barbanente in cui chiedere soluzioni di pagamento diverse da quelle attuali , graduando a seconda delle possibilità reali.

Comitato unitario abitanti Zona 167 Bozzano-Brindisi


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