S. Vito dei N.ni, 19/11/2008
Forzano la porta della chiesa: 4 minori ai "domiciliari" per un percorso rieducativo
In data di ieri il Tribunale dei Minori di Lecce ha imposto delle prescrizioni a quattro minorenni di San Vito dei Normanni denunciati in stato di libertà dalla Sezione Volanti per tentato furto aggravato in concorso, ai danni dell’edificio religioso denominato Chiesa del Cristo due giorni orsono.
Accadeva che alle ore 11.45 di quella mattina su disposizione della Sala Operativa della Questura, una Volante veniva inviata in largo San Domenico Guzman, in quanto era pervenuta una segnalazione al 113 in base alla quale era stato segnalato che quattro ragazzi erano intenti a tentare di sfondare la porta laterale della suddetta Chiesa dando a turno dei colpi di spalla, mentre con più precisione veniva riferito che in una mano di uno di questi vi erano degli arnesi, senza specificare quali. I Poliziotti giungevano sul posto segnalato e subito notavano la presenza dei 4 ragazzi segnalati che corrispondevano alle descrizioni fornite telefonicamente all’operatore del 113. Costoro erano presenti sul piazzale laterale della Chiesa vicino al muro perimetrale posto di fronte alla porta che i ragazzi fermati avevano tentato di aprire; immediatamente fermati gli stessi subito dichiaravano di essere minori degli anni 18 nonché di essere di San Vito dei Normanni ed uno di San Michele S.no. Tale dato di relativa rilevanza al momento, non impediva di accertare che, effettivamente sulla porta laterale in legno della chiesa, vi erano evidenti segni di effrazione; inoltre in una busta di plastica che uno di loro, tale C.L., cl. dicembre 1990, di San Vito dei Normanni, stringeva nella mano destra veniva rinvenuta una pinza in metallo di colore argento della lunghezza di circa 20 centimetri mentre tra le pietre del muro perimetrale della Chiesa dove erano stati visti e fermati i 4 ragazzi in oggetto generalizzati, vi era appoggiato un cacciavite con punta a taglio con manico in plastica di colore giallo della lunghezza di circa 15 centimetri. Anche di questo strumento il C.L. dichiarava, che era in suo possesso e che l’aveva appoggiato sul muro alla vista dei Poliziotti. Ammetteva di aver dato le spallate alla porta della chiesa, perché era nervoso per essersi lasciato con la ragazza, ma i danni sul legno della porta provocati dalle incisioni degli strumenti metallici poco avevano a che fare con il suo nervosismo. Comunque gli Agenti li accompagnavano tutti in Questura, procedura in merito alla quale veniva resa notizia al P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce. Non si optava per l’arresto data l’incensuratezza dei giovani prevenuti, ma su delega dello stesso Pubblico Ministero venivano provvisoriamente diffidati a non allontanarsi dalla propria abitazione fino a successivi provvedimenti da valutare da parte dell’Autorità Giudiziaria procedente. Nel verbale di affidamento dei minori ai rispettivi esercenti la potestà genitoriale, sottoscritto dagli stessi, costoro , venivano resi edotti di vigilare sul comportamento dei minori e di tenerli a disposizione dell’A.G. procedente.
Immancabilmente ieri, l’emissione del provvedimento di sottoposizione a prescrizioni limitative della libertà personale dei giovani, con sottoposizione ad orari precisi di uscita ed obbligatorio rientro presso l’abitazione familiare ed indicazione di percorso rieducativo da seguire necessariamente sotto la sorveglianza delle Forze dell’Ordine e delle strutture sociali, in attesa dell’iter processuale.
-COMUNICATO STAMPA QUESTURA di BRINDISI
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
SEZIONE VOLANTI
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