Brindisi, 22/11/2008
Confartigianato: "imprenditori preoccupati per le sorti dell'economia"
Gli imprenditori brindisini sono preoccupati per le sorti dell’economia ma, nonostante tutto, restano fiduciosi nelle potenzialità della propria azienda perché credono fortemente nelle proprie professionalità. E’ questa la percezione della crisi finanziaria da parte di artigiani e piccoli imprenditori secondo i risultati di un sondaggio condotto da Confartigianato Brindisi su un campione di imprenditori associati.
Il 65,5% degli artigiani ritiene molto utile l’intervento dello Stato per affrontare la crisi finanziaria. E, a questo proposito, gli imprenditori non hanno dubbi: l’azione considerata più efficace è la diminuzione del carico fiscale. La rilevazione poi fa emergere una percezione molto netta delle difficoltà congiunturali: il 51,8% dei piccoli imprenditori è convinto che nei prossimi mesi la situazione economica italiana peggiorerà. Tuttavia soltanto un terzo degli imprenditori intervistati (34,1%) ritiene che peggiorerà la situazione economica della propria azienda, mentre il 44,3% del campione pensa che resterà invariata.
Molto diffusi tra gli artigiani (73% degli intervistati) i timori per l’aumento dei tassi di interesse. Scende invece al 40,5% la percentuale di imprenditori preoccupati per la tenuta dei livelli occupazionali della propria azienda. Il 56% degli imprenditori è preoccupato per l’accesso al credito e il 71% ha percepito azioni restrittive da parte delle banche, soprattutto la richiesta di maggiori garanzie e l’incremento dello spread sui tassi di interesse.
“Questa fotografia – sottolinea il presidente di Confartigianato Antonio Ignone – rende improcrastinabili interventi di sostegno all’economia reale. Ed è proprio per questi motivi che, in questi giorni stiamo dando continuità ad un grido di allarme già lanciato in tempi meno sospetti. La nostra Associazione ritiene che anche le Amministrazione comunali della nostra provincia debbano pensare seriamente di interagire con il nostro sistema di garanzia; non possono sentirsi sollevati da questa esigenza sociale, in quanto le imprese esistenti nei nostri Comuni sono volano di una importante economia che sostiene un innumerevole numero di addetti e di famiglie. Bisogna, pertanto, intervenire subito perché le imprese avranno serie difficoltà a poter accedere al credito bancario e allora le soluzioni che resteranno saranno drammatiche ed irrecuperabili”.
COMUNICATI STAMPA CONFARTIGIANATO BRINDISI
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