Brindisi, 24/11/2008

Uil:"Uno spirito malvagio aleggia nella nostra città ed in tutta la provincia"

Uno spirito malvagio aleggia nella nostra città ed in tutta la provincia.
Una creatura crudele impegnata da anni ad ostacolare le iniziative ed a distruggere quanto di buono e positivo esiste a Brindisi: la laboriosità e l'impegno dei cittadini, la qualità della classe dirigente, la volontà di tutti coloro che si danno da fare tutti i giorni per migliorare, per sviluppare, per produrre.
Le criticità aumentano ogni giorno di più, la precarietà della situazione attuale è lo specchio di decisioni sbagliate fatte da chi non ha saputo (o voluto?) fare le scelte giuste al momento opportuno. La UIL di Brindisi, non da oggi, esprime queste riflessioni. Le vicende di questi giorni dimostrano che quanto affermiamo risponde a verità.
La stampa quotidiana riporta, come sempre, dichiarazioni di fuoco, ma i problemi aumentano. Allora assistiamo al balletto delle proteste di amministratori pubblici regionali, provinciali e territoriali, di imprenditori, dirigenti, esperti e rappresentanti di associazioni varie che si lamentano, scaricando colpe e responsabilità ad altri, senza mai affrontarle quando si presentano.

Nei prossimi mesi, ad esempio, toccherà anche al settore industriale brindisino, già abbondantemente penalizzato per altri motivi, dove avremo chi sarà agevolato e chi invece si dovrà arrangiare per la mancanza di acqua. Uno strano modo di programmare lo sviluppo, senza coerenza ed obiettivi che coinvolgono e tutelano tutti! Un altro esempio è il sistema regionale della Sanità, pieno di debiti che rischia di non poter più assicurare l'assistenza necessaria. I cittadini si lamentano giornalmente sulla disorganizzazione della ASL locale che li obbliga ad attendere mesi per visite urgenti. Per questo la tanto decantata efficienza sociale non decolla ed i responsabili diventano improvvisamente sordi o non intendono ascoltare.
Il governatore della regione Puglia e l'Acquedotto Pugliese che avevano promesso di risolvere il problema dell'erogazione dell'acqua potabile, sono costretti ad aspettare la pioggia per ripristinare la normale quantità quotidiana. Perciò si vive alla giornata.

Ed ancora, con la cancellazione dei collegamenti giornalieri per Fiumicino, l'aeroporto di Brindisi ha raggiunto il suo capolinea e l'assessore regionale dichiara di essere stato avvisato con un semplice fax! Dove sono finiti i proclami e le promesse fatte qualche mese fa, quando lo slogan era mantenere i voli ed incrementare le tratte!!!?
Un coro unanime di proteste tardive per questa ennesima grana: il sindaco manifesta la sua incredulità, il presidente della provincia si appresta a presentare una proposta alternativa, invece il presidente di Confindustria si impegna a telefonare addirittura a Colaninno.
Il vero problema, secondo noi, sta nel fatto che nella stanza dei bottoni decide chi conta. I nostri dimostrano di non essere in grado di influire sulle scelte che sono state fatte per l' aeroporto, ed allora avevamo ragione quando affermavamo che Brindisi non era e non è rappresentata nei momenti decisionali.
L'Alitalia o chi per essa ha deciso, sapendo che sarebbe stato facile penalizzare Brindisi perché sul nostro territorio chiunque può fare quello che vuole.
A pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini! Intanto si sprecano le dichiarazioni per ricandidarsi ad incarichi istituzionali, per il bene della cittadinanza!
Una ulteriore dimostrazione di cinismo. Speriamo sia l'ultima!

La Segreteria provinciale UIL Brindisi
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