Brindisi, 24/11/2008
Domani la giornata contro la violenza sulle donne
Cogliamo queste ricorrenze per riflettere su ciò che possiamo fare concretamente, altrimenti rischiamo di parlare della violenza solo in termini assoluti.
Si celebra oggi la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Certo un appuntamento importante, che rappresenta un momento di riflessione, di sensibilizzazione e di aiuto a quelle donne che ancora sono prigioniere delle proprie paure.
Però la violenza, seppur inaccettabile sotto qualsiasi forma, rischia di essere trattata in valori assoluti, correndo il rischio che, questa giornata, subisca una profonda svalutazione e rischi di essere confusa come “quella delle donne”.
E' opportuno, quindi, analizzare ogni forma di violenza, ivi compresa quella sui minori, anche di sesso maschile, quella consumata a discapito delle donne nelle mura domestiche, per strada o sul posto di lavoro. Ogni forma di violenza deve essere analizzata nel contesto in cui viene ad esprimersi, a volte nelle forme più bestiali, cercando di coglierne la provenienza, cercando di capire dove affonda le radici, e soprattutto proporre soluzioni concrete.
Non è criminalizzando intere categorie che si raggiungono eclatanti risultati, ma parlando anche con quegli uomini che mai alzerebbero un dito su una donna o quelli che di quest’ultima hanno un rispetto profondo. Se la violenza è un problema sociale, è l'intera società a doversene occupare. Non poniamo a carico di tutti gli uomini la violenza che, per cultura, religione, follia deviante, viene esercitata ogni giorno sulle donne e sui minori. Amiche è opportuno non fare più di tutta l'erba un fascio. Non perdiamo niente se chiediamo aiuto a quanti, anche uomini, sono contro ogni forma di violenza, e con loro cominciamo un percorso che parte da una dettagliata analisi di ogni tipo di violenza e approda alla conquista di un 25 novembre quale giornata della violenza in assoluto, quella che “non c'è più”.
Livia Antonucci
Vice Presidente Pari opportunità Regione Puglia
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