Brindisi, 26/11/2008
Albano (Pd) sulla situazione al Comune: "una sceneggiata più volte replicata"
Ieri sera in consiglio comunale è andata in scena una sceneggiata più volte replicata, anche se in questo caso, la batosta è stata terrificante: un sonoro cappotto di 39 a zero.
Perché a zero ammontavano le presenze nell’aula consiliare convocata per discutere e decidere questioni importanti, che la maggioranza aveva la responsabilità di sostenere ed approvare.
Nella sala consiliare c’era solo chi aveva il compito d’istituto di rilevare la presenza: nessun consigliere, nessun assessore, nemmeno il presidente del consiglio.
Non c’era niente e nessuno.
Un vero primato, mai accaduto nella storia della amministrazione comunale di Brindisi e che ci ha lasciato sbigottiti.
Non c’è ormai alcun dubbio, la maggioranza della città è clinicamente morta! Manca solo l’attestazione del medico legale.
E’ la prova inconfutabile che il Sindaco di questa città, al di là dei proclami, degli anatemi, delle bacchettate ai consiglieri, delle ricorrenti lezioncine di politica e di stile, è una tigre di carta che non è in grado di combattere le battaglie che con piglio deciso va annunciando.
E’ evidente che non è padrone della situazione, che non ha il polso per reggere questa responsabilità, che non riesce più a controllare i tanti candidati sindaci che si sono proposti nella sua coalizione e che, a parole, dichiarano di sostenerlo.
Ora, come al solito si va a replicare il collaudato teatrino delle dimissioni del sindaco, questa volta annunciate e formalizzate, per non perdere la faccia. Tanto poi, ci sono sempre 20 giorni di tempo per ripensarci.
C’è l’affanno delle tante riunioni di una maggioranza, che non c’è e non produce alcunchè. Le solite rassicurazioni, il solito sostegno peloso, di facciata, per tenerlo ancora buono, per conservarlo per le elezioni, con l’accortezza di tenerlo sempre in bilico sulla corda, per ricordargli chi realmente comanda.
C’è grande preoccupazione in città per quello che sta accadendo in comune.
C’è tanta sfiducia per le promesse elettorali mai mantenute, per la città di bengodi evocata e mai realizzata, per le difficoltà economiche in cui si dibatte molta parte della nostra popolazione e che richiederebbero una maggioranza compatta, un sindaco e una giunta autorevoli per decidere, per fare, per portare la città fuori dalle secche di un declino che sta diventando inarrestabile.
Invece con grande sconsideratezza si persevera nel gioco degli inganni, dei reciproci dispetti, dei condizionamenti, refrattari ad ogni nostro richiamo alla responsabilità, ai programmi ed agli interessi di questa città.
E’ certo che in questo modo non si va da nessuna parte, per cui si deve decidere quello che normalmente si decide quando le cose non vanno, in modo risolutivo, non c’è spazio per altri giochi di prestigio.
Una regola principe della vecchia politica, insegnava che con le dimissioni non si scherza, si danno e basta.
Mi aspetto che il sindaco se lo rammenti almeno in questa circostanza, si renda conto che continuando così si assume la grave responsabilità di affossare definitivamente questa città, che non è in grado di sopportare ulteriormente i danni ed il disagio della sregolatezza di una maggioranza politica che sa produrre solo instabilità ed ingovernabilità.
Altro che rinnovamento degli uomini e della politica, siamo allo sfascio!
Vincenzo Albano
Consigliere Comunale
Partito Democratico
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