Brindisi, 29/11/2008
Due operazioni della squadra nautica contro la pesca abusiva
Anche a stagione autunnale inoltrata, prosegue l’attività istituzionale della Squadra Nautica della Questura di Brindisi, con servizi articolati sul litorale sia a terra che ovviamente in mare, con le unità in navigazione sottocosta; infatti nel corso dell’ultima settimana venivano registrati due interventi significativi.
Nel dettaglio accadeva che all’inizio della stessa, durante la mattinata, l’equipaggio della Motovedetta 1077, nel corso di specifico servizio mirato alla vigilanza degli obiettivi sensibili dislocati nel bacino portuale e lungo la costa, su segnalazione della S.O. della Questura di Brindisi, si portava in località specchio acqueo antistante il porticciolo turistico per la presenza di pescatori subacquei. In detta zona di mare, gli operatori di Polizia sorprendevano A. B., di anni 68 e di Brindisi, con numerosissimi precedenti penali intento ad esercitare in apnea la pesca abusiva di frutti di mare,con l’ausilio di attrezzatura subacquea. In conseguenza, eseguito un controllo al natante che aveva ormeggiato al vicino pontile “P” del citato porticciolo ed alla persona, venivano rinvenuti ben Kg. 50 circa di mitili a bordo della citata unità. Pertanto, nei confronti dell’A.B., si procedeva alla contestazione della violazione prevista dall’art. 1 lettera “a” Ordinanza Capitaneria di Porto di Brindisi nr. 38/2004, in relazione all’art. 15 lettera “a” Legge 963/65 e succ. mod. sanzionata dall’art. 26-27 stessa Legge. Di conseguenza si procedeva al sequestro del pescato, che trattandosi di organismi ancora viventi veniva rigettato in mare, nonché al sequestro di una maschera da sub e di un paio di pinne.
A metà settimana invece, nel pomeriggio inoltrato personale componente l’equipaggio della M/V 1061, su segnalazione della S.O. della Questura di Brindisi, si recava in località specchio acqueo antistante il porticciolo turistico per la presenza di pescatori subacquei. In detta zona di mare, gli operatori di Polizia sorprendevano M. A. di anni 46 di Brindisi, intento ad esercitare in apnea la pesca abusiva con rete da posta.
In conseguenza, eseguito un controllo al natante che aveva ormeggiato anche questo al vicino pontile “P” del citato porticciolo ed alla persona, risultata con numerosi precedenti penali a carico e specifici nel campo delle leggi marittime; la rete veniva posta sotto sequestro senza pescato perché non era riuscito a prendere ancora nulla.
L’identica ubicazione di entrambi gli episodi era dovuta al fatto che il pontile in argomento risulta essere quello più defilato rispetto al porticciolo e dunque i pescatori di frodo avevano ritenuto di essere probabilmente più al sicuro, valutazione rivelatasi errata.
COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI – SQUADRA NAUTICA
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