Brindisi, 02/12/2008
Sinistra Democratica sostiene le manifestazioni di CGIL e Legambiente
Nella riunione dell’1 dicembre, il Coordinamento Provinciale di Sinistra Democratica di Brindisi ha deliberato ampio sostegno alla CGIL per lo sciopero generale del 12 dicembre.
L’inadeguatezza quantitativa e qualitativa delle misure Tremonti-Berlusconi a favore dei redditi più bassi per il rilancio dell’economia appare tanto più chiara a fronte del Piano Anticrisi proposto dalla CGIL e condiviso da SD:
· Potenziamento ed estensione degli ammortizzatori sociali,
· Sostegno al reddito con defiscalizzazioni a favore del lavoro dipendente,
· Politica industriale a favore dell’innovazione,
· Investimenti pubblici in edilizia popolare, bonifiche ed efficienza energetica e restituzione al SUD dei fondi FAS sottratti
· Rafforzamento del welfare
· Tutela degli immigrati che perdono il lavoro.
In Europa l’Italia va controcorrente, revocando gli incentivi automatici alla ricerca e alle ristrutturazioni per l’efficienza energetica, nel ruolo ormai scelto di freno rispetto ad un’Europa leader nella lotta al caos climatico.
Il 12 dicembre tutta la Sinistra Democratica della provincia di Brindisi sarà in piazza a Bari con i lavoratori pugliesi, e con chi non si assuefa a tale regresso politico e culturale.
In occasione della Giornata Internazionale sul Clima, Sinistra Democratica di Brindisi ha deciso inoltre di aderire alla manifestazione indetta da Legambiente a Cerano per il 6 dicembre. La riduzione del consumo di carbone e
dell’impatto ambientale delle centrali brindisine e la crescita in esse del lavoro di qualità, in condizioni di sicurezza e non di precarietà, sono infatti inscindibili punti programmatici di Sinistra Democratica.
In particolare va perseguita l’espulsione dal sistema degli appalti di tutte le aziende inadempienti agli obblighi di sicurezza, senza che di ciò siano a pagare i lavoratori il cui rapporto di lavoro va invece trasferito a nuove aziende. Un patto per la legalità e la sicurezza giunga finalmente a depurare il mercato dai massimi ribassi costruiti su insicurezza, precarietà e violazione dei diritti dei lavoratori.
Nell’ottica del contenimento dell’impatto economico negativo delle centrali a carbone sul porto di Brindisi, Sinistra Democratica reclama da ENEL Edipower ed Autorità Portuale la urgente realizzazione del molo carbonifero dentro il porto
esterno come previsto sin dal 2001, al di là di nuove pianificazioni portuali per l’area di Cerano la cui eventuale dimostrazione di utilità e sostenibilità deve essere supportata da processi democratici incentrati sulle comunità del
sud della provincia, più di tutte esposte alle diseconomie ambientali del polo termoelettrico.
Piuttosto l’Autorità Portuale, al di là delle autocelebrazioni, facili di fronte ad una politica locale disattenta al tema porto, va sensibilizzata dalle istituzioni a porre un argine al declino mercantile del porto di Brindisi, che al netto di carbone ceneri gessi e olio combustibile (riconducibili alle centrali) continua a perdere movimentazione di merce nell’ordine delle centomila tonnellate all’anno (70 mila nel 2007, 140 mila nei primi 10 mesi del 2008).
IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DI BRINDISI DI SINISTRA DEMOCRATICA
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