Brindisi, 04/12/2008
Un rigassificatore in Albania fornirà gas all'Italia
Il gas arriverà dal mare, direttamente da un gasdotto che unirà le due sponde dell'Adriatico fra Brindisi ed il Paese delle Aquile.
Ieri a Tirana il Presidente del Consiglio Berlusconi ha firmato un accordo con il Presidente albanese Berisha: la firma prevede la costruzione di un impianto di rigassificazione da 8 miliardi di mc annui, estendibile a 12.
L'impianto sarà realizzato da una azienda italiana, Gruppo Falcione, e rappresenta il più importante accordo, circa 1 Miliardo di euro, mai siglato da una azienda estera in Albania.
Il rigassificatore sarà realizzato nel sud del paese e riceverà il gas allo stato liquido tramite navi gasiere provenienti dai paesi produttori. L'impianto servirà la rete albanese, ancora in progettazione, il gas in eccesso sarà convogliato tramite un gasdotto di circa 120 km nella zona di Brindisi sud ed andrà ad aggiungersi ad un altro gasdotto in costruzione di proprietà del Gruppo Moncada. Il gasdotto elvetico, capacità 10 miliardi di mc, unirà Valona a Lendinuso (fra Brindisi e Lecce) e porterà in Italia il gas estratto dai Russi nel Mar Caspio.
Così il rigassificatore inglese della british Gas-Brindisi Lng diventa sempre meno strategico per il territorio brindisino. Come se non bastasse oggi un altro stop è giunto dal Comitato Via della Regione Puglia che ha bocciato il progetto di costruzione del rigassificatore a capo Bianco, nel porto di Brindisi.
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