Bari, 17/12/2008
Vendola: "prossimo obiettivo salvare Brindisi dai veleni di Cerano"
"Da domani comincia un'altra battaglia, una battaglia che si chiama Enel, si chiama Cerano, si chiama Brindisi".
Queste le parole del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine della seconda giornata dei lavori del Consiglio regionale. Il Consiglio ha approvato il disegno di legge antidiossina che allinea la Puglia ai limiti Europei e impone all'Ilva di Taranto, lo stabilimento siderurgico più grande e inquinante d'Europa, di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e nocive per l'ambiente e la salute.
La legge "antidiossina" è stata approvata con una maggioranza allargata, tre Consiglieri di Centrodestra hanno votato a favore, mentre il resto dell'opposizione si è astenuta dalla votazione.
Il provvedimento definisce le norme che tutelano l'ambiente ed il territorio, stabilisce i limiti per le emissioni di diossina ed altri inquinanti. In particolare per l'Ilva la legge impone una riduzione della diossina nel giro di due anni. Entro il prossimo aprile 2009 le emissioni dovranno scendere sotto i 2,4 nanogrammi per arrivare a 0,4 nanogrammi entro il il 31/12/2010.
Il Presidente Vendola nel suo discorso conclusivo ha parlato di "battaglia bipartizan, per qualificare gli investimenti che parlano di vita, di salute, che parlano di cose belle". Concludendo il suo intervento ha sottolineato alla platea: "oggi abbiamo scritto una pagina molto dignitosa del consiglio".
"Ora il prossimo obiettivo" - ha dichiarato Vendola - "è salvare Brindisi dai veleni di Cerano".
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