Brindisi, 19/12/2008
Cerano, Romano (PD): “Adesso basta anche alla rappresentazione di un PD perennemente in guerra”
Ridurre la ipotesi della costruzione di una darsena energetica a Cerano ad un “regolamento di conti politici”, mi sembra offensivo oltre che riduttivo.
Posso intuire un certo interesse, anche politico se vogliamo, a tenere basso il profilo della discussione; il mio è di tutt’altra natura ed è indirizzato ad affrontare con cognizione il merito delle questioni sul tappeto, atteso che stiamo parlando di scelte strategiche per il futuro di quell’area.
Non metto in discussione la ritenuta “ambiziosità del progetto”, voglio invece discutere la compatibilità dello stesso con l’obiettivo della riduzione del 30% di quantità di carbone impiegato nel polo energetico brindisino, con la costruzione, a carico delle aziende elettriche, del molo carbonifero del porto esterno, con la presenza, nell’area interessata, del Parco naturale “Le Saline”, con la tutela della costa a sud di Brindisi ed a nord di Lecce, unitamente al suo sviluppo turistico.
Prendo atto della richiesta di integrazione, avanzata dal Presidente Errico, del verbale del Comitato portuale del 19 novembre scorso, con la quale si conferma la volontà circa la realizzazione del molo carbonifero nel porto esterno con onere a carico delle aziende elettriche, la subordinazione dell’ampliamento del porto industriale verso Cerano alle decisioni che potranno assumere le amministrazioni comunali del sud di Brindisi e, aggiungo io, del nord di Lecce.
Ed a proposito della ambiziosità del progetto, chiedo: non è suggestiva la ipotesi del rigassificatore off shore a Cerano? Non è altrettanto ambizioso il dissalatore a Cerano? Non è il futuro la realizzazione di un parco Eolico off shore a Cerano?
Progetti tutti “ambiziosi”, alcuni dei quali, però, confliggono tra di loro; non è più un “cattivo pensiero” il fatto che Cerano ed il suo specchio di mare sia il “refugium peccatoribus” delle cattive coscienze.
Per questo, a proposito di metodo, chiedo percorsi istituzionali trasparenti, informazione scientifica rigorosa, il coinvolgimento puntuale delle popolazioni e delle loro rappresentanze istituzionali, dell’intero mondo dell’ambientalismo.
Sostengo che solo questo percorso può garantire l’assunzione di decisioni condivise.
Per questo chiedo la convocazione di una Conferenza interistituzionale per valutare e poi decidere la prospettiva industriale di quell’area.
Se la vicenda della darsena energetica a Cerano è legata alla eliminazione del “nastro trasportatore a cielo aperto”, (problematica reale e fondata), perché non iniziare a parlare di possibili soluzioni compatibili con entrambi gli interessi in campo e cioè dell’incapsulamento del nastro ?
Non credo che porre questo merito significhi “regolamento di conti”.
Giuseppe ROMANO
Ufficio Presidenza Gruppo PD Regione Puglia
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