Brindisi, 09/01/2009

L'ospedale Perrino è Centro per la Raccolta e Conservazione delle Cellule Staminali

Da oggi l'Ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi è Centro per la Raccolta e Conservazione delle Cellule Staminali da Cordone Ombelicale. Grande soddisfazione espressa dalla direzione ASL, rappresentata dal direttore sanitario dell’ASL BR Emanuele Vinci che ha portato il proprio saluto ai partecipanti al corso di formazione per la raccolta e la spremitura delle cellule staminali da cordone ombelicale svoltosi quest’ oggi presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio brindisino.
“Oggi comincia ufficialmente la fase di raccolta delle cellule staminali prelevate dal sangue del cordone ombelicale anche qui a Brindisi. Con l’addestramento del personale addetto alla raccolta, tramite questo corso a cura del dottor Lazzaro Dimauro, direttore della Banca Regionale per la Conservazione delle Cellule Staminali da Cordone Ombelicale dell'Ospedale Casa Sollievo e della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, iniziamo questa importante collaborazione con questa struttura.
Quella della raccolta del sangue da cordone ombelicale è una fase molto delicata: si tenga conto che appena il 50% delle donne dà il proprio consenso e di queste non tutte hanno le condizioni di compatibilità. Ci auguriamo che tra l’aumento delle adesioni da parte delle gestanti e il rafforzamento delle nostre strutture possiamo diventare un punto di riferimento per tutto il Salento”.
Medici, ginecologi, neonatologi, medici di Medicina Trasfusionale e ostetriche, che hanno preso parte al corso, hanno ricevuto nozioni pratiche sia sulla tecnica del prelievo che sulle le norme da espletare per la partoriente candidata alla donazione.
“Per poter procedere al prelievo – ha dichiarato il dottor Francesco Cucci dirigente del servizio di Medicina Trasfusionale dell’ospedale “Perrino” – è necessario il consenso informato della partoriente in quanto sul cordone vengono effettuati analisi, oltre ad essere studiato dal punto di vista genetico, dati che vengono immessi in un circuito nazionale e internazionale, pertanto è essenziale che la donna sappia che questi dati sensibili saranno poi messi a disposizione”.
“Occorre sensibilizzare sempre di più le donne – ha dichiarato il dottor Lazzaro Dimauro – a consentire il prelievo sangue placentale dopo aver partorito. La procedura del prelievo delle cellule cordonali non comporta alcun rischio né per la mamma né tantomeno per il bambino, in quanto il cordone viene raccolto solo dopo essere stato reciso dal neonato, come avviene normalmente in tutti i parti”.

COMUNICATO STAMPA ASL BRINDISI