San Pietro V.co, 13/01/2009
8Giugno: “perché a S. Pietro non vengono misurate le PM10?"
A noi sembra davvero clamoroso: a San Pietro Vernotico non esiste alcuna rete di rilevamento delle polveri sottili e inalabili (PM10)!!! Difatti, in provincia di Brindisi queste polveri vengono rilevate, oltre che a Brindisi (Casale, Bozzano, Via dei Mille, SISRI, anche se per quest’ultimo i dati, pur rilevabili, stranamente non sono disponibili), solo a Torchiarolo e a San Pancrazio!! Si badi bene che, ovunque rilevati, i dati delle PM10 hanno superato già, dall’inizio dell’anno, per almeno una volta, il valore limite; a San Pancrazio Salentino anche due volte, e a Torchiarolo addirittura ben cinque volte!! E siccome gli altri parametri rilevati nei due Comuni, come per gli altri (biossido di azoto, monossido di carbonio,…), pare siano nella norma, sono le polveri PM10 a fare la differenza in negativo.
Ecco spiegato, secondo noi, il mistero per cui Torchiarolo risulta essere un inferno dantesco, e San Pietro Vernotico un’oasi di salubrità ambientale!!
A noi pare incredibile, in base a quel che vediamo sul sito dell’ARPA Puglia, come il Comune a ridosso della centrale tra le più grandi, inquinanti e climalteranti d’Europa, sia sprovvisto di uno strumento di rilevamento e di conoscenza del tasso delle polveri inalabili (sottili e, agiungiamo, ultrasottili) cui è oggettivamente sottoposta la popolazione, a causa della movimentazione di una decina di milioni di tonnellate di carbone che avviene nell’area a rischio di crisi ambientale e sito di interesse nazionale, di cui San Pietro Vernotico è parte. E’ come se un medico certificasse che il proprio paziente sia in ottima salute, nonostante sintomi e lamentele di quest’ultimo, semplicemente privandolo dell’esame diagnostico!
Riconosciamo al Direttore dell’ARPA, Prof.Assennato e al Direttore scientifico di essa, Dott.Blonda, il merito impagabile di aver riorganizzato in modo eccellente un servizio prima fatiscente, nonostante la perdurante esiguità di mezzi e risorse, sia pure enormemente aumentati dalla Regione rispetto al passato.
Eppure, chiediamo all’ARPA, all’Assessorato Regionale all’Ambiente, alla Provincia, con l’invio telematico di questa pubblica nota, conferma di quanto denunciamo e i motivi di tanta clamorosa svista e non adempienza.
E chiediamo al Sindaco di San Pietro Vernotico, che è anche componente della Giunta provinciale, come mai il Comune fin’ora non si è accorto di questo gravissimo non rilevamento, nonostante in esso ci risulti la presenza di un terminale di rilevamento dati delle emissioni inquinanti; e cosa ora intenda fare.
Ernesto Musio
Coordinatore del Comitato “8giugno”
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