Brindisi, 23/05/2003

Il sindaco attacca l'operato della Fondazione Giannelli

Il sindaco Giovanni Antonino ritiene ormai insostenibile la situazione venutasi a determinare all’interno della Fondazione “Giannelli”, con una gestione commissariale che si protrae da più di dieci anni, affidata ad un “esponente di partito” che si sta caratterizzando per un maldestro tentativo di condizionare il futuro della Fondazione, attraverso appalti decennali relativi a servizi che potranno essere attivati solo quando la struttura sarà completamente realizzata.
“Il Comune di Brindisi ha già provveduto da tempo – afferma il sindaco Antonino – a nominare i propri rappresentanti in seno al consiglio di amministrazione della Fondazione, mentre la Regione Puglia tergiversa da anni per consentire a qualche suo rappresentante di gestire (attraverso la gestione commissariale) in maniera dissennata il patrimonio ed il futuro di questa Fondazione. Una connivenza che penalizza i reali interessi delle nostre popolazioni a vantaggio di qualche personaggio facilmente individuabile. Oggi più che mai, pertanto, la Regione Puglia non può continuare a perdere tempo, assumendosi la responsabilità morale di operazioni discutibili e forse anche poco lecite. Si proceda, pertanto, con la nomina del consiglio di amministrazione e si dia un futuro alla Fondazione, prima che l’attuale commissario alieni altri beni e affidi la gestione dei servizi per il prossimo decennio!”.
Il sindaco Giovanni Antonino ha, inoltre, sollecitato la conclusione dei lavori della Commissione comunale di indagine sulla Fondazione “Giannelli”. Il tutto, allo scopo di poter sottoporre la relazione sul lavoro svolto all’attenzione del Consiglio comunale.
“Sono convinto che i componenti la Commissione – afferma il sindaco Antonino – individueranno i molteplici aspetti poco chiari legati alla gestione della Fondazione nell’ultimo decennio. Mi riferisco, ad esempio, alla scelta attuata dal commissario di sfrattare poveri cristi dagli alloggi di proprietà della Fondazione per rivenderli ad imprenditori e forse anche a politici, così come risulterà dall’elenco analitico dell’attività di compravendita. E sarà interessante verificare quali sono le imprese che stanno eseguendo lavori per conto della Fondazione. In tal senso, va ribadito ancora una volta che il Comune sollecita da anni l’insediamento di un consiglio di amministrazione, anche allo scopo di esercitare una azione di controllo. La stessa esigenza, invece, non è stata avvertita dalla Regione Puglia (che ha poteri di sorveglianza) ed è per questo che chiameremo il vecchio e l’attuale assessore regionale alla Sanità a rispondere pubblicamente delle scelte effettuate dalla gestione commissariale. Dovranno spiegarci anche il motivo per cui hanno fatto finta di non sapere che la Fondazione ha proceduto all’alienazione dei beni, nonostante il voto contrario del Consiglio comunale di Brindisi. Mi auguro che non ci sia materiale da sottoporre anche all’attenzione di altri organi”.

COMUNICATI STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI

Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi