Brindisi, 27/01/2009
Sinistra Democratica sulla questione rifiuti
La disponibilità pur condizionata degli Enti Locali brindisini a ricevere in
discarica la frazione umida biostabilizzata di rifiuti solidi urbani
provenienti da bacino leccese risulta essere un importante atto di
responsabilità politica.
La solidarietà tra le comunità brindisina leccese e tarantina ha del resto
già prodotto una scelta strategica di progresso economico infrastrutturale e
sociale condiviso nelle comuni programmazioni di questi anni delle tre
Province.
Un’emergenza rifiuti in provincia di Lecce è un’emergenza di tutta la
popolazione salentina e pugliese: su questo non può esservi localismo, e
neppure competizione tra territori.
Quanti da Lecce strumentalmente ebbero a gridare al campanilismo in occasione
del dovuto atto di difesa di fondale sabbioso antistante costa brindisina in
stato di grave erosione, avranno modo di constatare presso i brindisini una
solidarietà che evidentemente creerà loro qualche imbarazzo.
L’ambiente va tutelato in ogni caso, rispetto ad iniziative private ed anche
a velleità pubbliche, dovendo piuttosto diventare oggetto di una storica
campagna di manutenzione, recupero e bonifica capace di rilanciare occupazione
ed economia.
Ben difficilmente – dopo 5 anni di crescita della consapevolezza civile e
politica – qualcuno potrà più pensare di scaricare su Brindisi diseconomie
ambientali, ma Brindisi si dimostra immune da sindrome NIMBY: a Brindisi non
sarà la società civile che giustamente combatte carbone e rigassificatore ad
avere da ridire su rifiuti leccesi stoccabili nelle ampie volumetrie
disponibili.
Sinistra Democratica opera intanto perché la comunità brindisina non faccia
proprio il modello subìto per anni, esportando verso il sud della Provincia
quello che non vuole in città, andando a penalizzare comunità ancor più deboli
di quanto non sia stata in passato la comunità brindisina. In questo
determinante sarà l’appoggio delle comunità e della politica leccesi, per la
difesa del comune patrimonio costiero e la riduzione del peso del polo
energetico di Cerano sul territorio salentino, nella salvaguardia dei livelli
occupazionali.
Non può più immaginarsi infatti sviluppo e qualità della vita se non nella
minimizzazione del consumo di suolo e nella quanto più partecipata consapevole
e condivisa programmazione dell’utilizzo del territorio.
COMUNICATO STAMPA DI SINISTRA DEMOCRATICA
COORDINAMENTO PROVINCIALE DI BRINDISI
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