Brindisi, 28/01/2009
Centrali, FILCEM: "Ok per diversificare combustibili e aumentare tecnologia"
In data 27 gennaio ’09 si è svolto l’Attivo dei delegati delle Aziende elettriche del territorio e degli RSU Rls appena eletti in ENEL, alla presenza del Segretario Generale della FILCEM di Brindisi Salvatore Viva e del Segretario Regionale FILCEM CGIL Puglia Antonio Frattini.
L’assemblea del comparto elettrico della FILCEM CGIL, valuta con estremo interesse il confronto in atto tra il Presidente della Regione Puglia Niki Vendola ed Enel, per definire un Protocollo di intesa sull’Esercizio e l’innovazione Tecnologica della Centrale Enel di Brindisi.
Preso atto del Piano Energetico Ambientale Regionale, redatto dopo una lunga e ampia consultazione dei vari livelli istituzionali, delle forze sociali, dell’associazionismo e dei movimenti ambientalisti, che contiene la fotografia dell’esistente e indica le linee guida per la programmazione dello sviluppo dell’industria energetica in Puglia.
Tenuto conto dell’importante risultato del Tavolo tecnico istituito da Comune e Provincia di Brindisi e dalla Regione Puglia con le aziende elettriche operanti sul territorio, per valutare l’impatto ambientale, gli ammodernamenti degli impianti e il contenimento delle emissioni dei tre siti produttivi.
In considerazione dei confronti con Enel, Edipower ed Enipower di Brindisi, nell’ambito dei quali sono stati esaminati i rispettivi piani industriali, e che hanno prodotto impegni per realizzare investimenti finalizzati ad un maggiore ed efficace contenimento degli inquinanti, in linea con Piano di Risanamento Ambientale DPR 23.04.98.
Analizzati i progetti delle aziende energetiche presentati a stralcio: copertura dei parchi carbone (Enel ed Edipower) e l’imbarco delle ceneri. I progetti realizzati da Enel: nuovi scaricatori di carbone, impianto recupero acque di ciclo attraverso il Cristallizzatore e da Edipower: denitrificatore, impianto fotovoltaico e gli altri in fase di valutazione desolforatori, nastri carbone depressurizzati, nuovo impianto a ciclo combinato.
La FILCSM CG1L considera che Tavolo tecnico e Pear insieme sono una buona mediazione, politica e tecnica per pervenire ad un accordo complessivo e conclusivo dell’annosa vertenza energetica in Puglia e a Brindisi in particolare.
La graduale riduzione del carbone negli impianti esistenti, prevista nel PEAR, la consideriamo possibile, anche, attraverso l’utilizzo alternativo di combustibili provenienti da fonti rinnovabili, biomasse vegetali, residui e scarti dell’agroindustria, e attraverso la cocombustione di CDR di qualità, attenibile attraverso una raccolta differenziata spinta.
La riduzione delle emissioni di CO2 dettata dagli impegni del protocollo di Kyoto, è alla base della nuova strategia di ENEL ed ENI che hanno sottoscritto un recente accordo che prevede di avviare già dal 2009 il primo impianto per la cattura e il successivo stoccaggio della CO2.
Tale ambizioso progetto, già presentato alla Conferenza Mondiale sui Cambiamenti climatici, offre al territorio e alle Istituzioni che lo rappresentano una straordinaria opportunità e prevede la realizzazione del primo impianto industriale italiano nella Centrale termoelettrica di Brindisi in grado di rimuovere, dai fumi di combustione a regime, una portata di 2,5 tonnellate l’ora di CO2.
L’investimento per realizzare l’innovativo impianto pilota pone Brindisi in posizione di prestigio con un sito industriale che si ammodernerebbe per le sfide del futuro e per lo sviluppo di attività di Ricerca di elevata rilevanza ambientale.
Tutto ciò può rappresentare un’opportunità per creare maggiore e migliore occupazione e per il pieno rilancio e consolidamento del Centro Ricerca ENEL di Brindisi, struttura d’eccellenza per le attività di studio e ricerca sull’ambiente e sulla Co2.
Il Centro Ricerca ENEL di Brindisi, oltre ad operare per gli specifici scopi aziendali come sede primaria e struttura di riferimento per ricerche strategiche e attività sperimentali in campo ambientale, “deve anche contribuire alla soluzione delle problematiche ambientali presenti nel territorio”.
La Federazione Italia Lavoratori Chimica Energia Manifatture ritiene di elevato valore la presenza di siti produttivi moderni e a basso impatto ambientale, quale condizione principale per poter garantire e sviluppare l’occupazione e, al contempo, per esigere una qualità della presenza industriale che porti in Puglia e a Brindisi in particolare, oltre agli insediamenti, anche innovazione e ricerca.
La FILCEM CGIL ritiene, inoltre, che gli investimenti debbano prevedere un ammodernamento delle reti elettriche per ridurre i tassi di guasto e migliorare il servizio elettrico per i cittadini e le imprese del territorio.
ORDINE DEL GIORNO FILCEM CGIL
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